Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

07 aprile 2008

Piatto ricco... tutto finto?

Che Internet per noi precari sia una fonte di risparmio (e, in certi casi, anche di guadagno) è sicuramente una delle poche certezze che ci sono rimaste. Ma bisogna saper distinguere le "occasioni" dalle "fregature", un po' come per i Saldi...
Settimana scorsa, per esempio, un amico smanettone mi ha segnalato un sito su cui sono elencate alcune piattaforme che conducono indagini di mercato retribuite via web. In sostanza, si tratta di registrarsi nel sito dell'Agenzia di Ricerca in questione e rendersi disponibili a ricevere sondaggi nella propria casella email: compilandoli, si accumulano punti che - al raggiungimento di una certa soglia - possono essere riconvertiti in denaro.
Non lo so, detto così mi sembra tutto troppo facile per non sentire puzza di bruciato. E' vero che per iniziare a incassare veramente bisogna partecipare a un numero esagerato di sondaggi (quindi, di fatto, immagino che le Agenzie puntino sul fatto che molti utenti si tirino indietro prima di avere raggiunto la soglia utile, ottenendo così un lavoro quantitativamente superiore alle indagini tradizionali praticamente gratis), ma sulla carta sembra trattarsi soltanto di compilare dei questionari impiegando il tempo che si dedicherebbe a controllare la posta o a cazzeggiare...

Bisogna fidarsi? Qualcuno ci ha già provato e può consigliare/sconsigliare di iscriversi? Non vorrei ritrovarmi la casella email intasata di Spam o vedermi arrivare a casa sedicenti dimostratori che mi invitano ad assaggiare schifezze e a provare prodotti, ovviamente... Però se davvero fosse così semplice portare a casa qualche spicciolo in più, mi dico, perché no?

Matteo

8 Comments:

Blogger Giorgio said...

lascia perdere... non ci siamo già cascati tutti con SMS Affari?

10:29

 
Anonymous Anonimo said...

certo che molti sperano ancora di trovare il paese dei balocchi!

10:57

 
Anonymous Anonimo said...

l'unico modo facile & sicuro x fare soldi su internet e' il porno. A buon intenditor...

15:44

 
Blogger Claudia said...

guarda... evita mondodiopinione e ipsos, perchè non sono remunerati, semplicemente partecipi a concorsi e non si sa mai chi vince ;) American Consumer Opinion in effetti paga, ma manda sì e no 3 questionari l'anno, quindi 10/12 euro al massimo. SWG non è male: non dà soldi ma ricariche telefoniche. Saranno... tiè, 60 euro di ricarica l'anno, ma meglio di niente, no?

16:11

 
Anonymous Anonimo said...

perchè crediamo ancora a queste cose? per guadagnare, a meno di non essere figli di o parenti di, bisogna sgobbare dalla mattina alla sera e,a volte, a notte fonda!
Tutto questo almeno fino al crollo dell' Italia!

21:47

 
Blogger Alligatore said...

Gratta e vinci ...

00:47

 
Anonymous Anonimo said...

Signori se è vero che oramai la ricchezza in italia è in mano ad una percentuale piccola della popolazione e la restante vive traballando ci sono poche soluzioni:
1) specializzarsi in attività ricercate, poco diffuse ed altamente renumerative.
2) emigrare in un altro paese.
Il punto 1 non esclude il 2 anzi con le pretese delle aziende e pubbliche amministrazioni italiane per i non raccomandati in altri paesi potreste diventare manager con stipendi a 5 o 6 zeri.

12:33

 
Anonymous Anonimo said...

La caduta dello Psicobuffone


Due sono i fatti rimarcabili delle recenti elezioni pilitiche italiane.
La definitiva caduta del muro di Berlino padano. Anche il Nord ha (finalmente) cominciato a ragionare su base etnica abbandonando le defunte ideologie del secolo scorso.
La Padania, un paese normale e identitario.

L’altro fatto, incontrovertibile, è la sconfitta del “grillismo” incredibilmente rivelatosi il più grande alleato di Berlusconi.
Le bugie, la partigianeria, la disinformazione sparse dal “comico” genovese rappresentano il perfetto paradigma del più insulso “politicamente corretto” inscenato dalla Casta.
La lista degli orrori è lunga.
Si può cominciare dal “digitale terrestre”.
Il capocomico ha demonizzato questa tecnologia occultando il semplice fatto che essa, moltiplicando i canali disponibili, favorisce la libertà e la democrazia. Invece lui in malafede si è incaponito contro Emilio Fede direttore di UNO delle migliaia di canali disponibili. Come se la gente non disponesse di testa e telecomando per scegliere.
Altra mistificazione, la battaglia per l’abolizione delle province e delle comunità montane. Il suo scopo è solo di abolire le assemblee DEMOCRATICAMENTE ELETTE non la mastodontica burocrazia inefficiente inispecie al Sud e nelle regioni “rosse”. Tanto è vero che l’idea è immediatamente stata ripresa dal Nano di Plastica il quale, più onestamente, ha ammesso che le burocrazie inadempienti delle province (e relativi costi) non sarebbero state soppresse ma semplicemente allocate ad altri enti. In questo modo non è vero che lo stato risparmierebbe 10 miliardi di euro ma forse probabilmente non più di 100-200 milioni per anno.

E della legge elettorale che dire?
Dopo avere insultato e calunniato con insistenza la riforma Calderoli ora scopriamo che la legge funziona.
Prodi non aveva la maggioranza al senato semplicemente perché non aveva vinto.
Nel primo post dopo le elezioni lo psicobuffone si è lamentato dell’esclusione dei “precari” e ecologisti.
Non dovrebbe invece lui esserne contento della riduzione del numero dei partiti? E per il risparmio del finanziamento ai loro organi di stampa? La “liberazione” dalla “Casta dei giornali” partendo dal Manifesto e Liberazione.
“Uolter” bramava uno “sbarramento” al 5% per togliere di mezzo partiti identitari e sinistra radicale e scampare i privilegi della città di cui è stato sindaco. E’ bastata una soglia al 4% del vituperato “porcellum” per portare l’italia avanti di un secolo.
Voleva lo svecchiamento della politica e “ripartire dai giovani”? La Lega Nord ha portato a Roma un sacco di giovani ed il suo gruppo ha forse l’età media più bassa di tutti.
Sono rimasti fuori gli “ecologisti” dal parlamento.
Ma che razza di ecologia poi?
Di quella che si oppone alle tratte TAV in Padania ma sta nel COMITATO PROMOTORE della TAV nel Sud.
Avete letto bene.
La ridicola organizzazione “ambientalista” denominata Legambiente fa parte del comitato Sì-Tav per la inutile linea veloce Napoli-Bari, probabilmente intasca qualche rivolo del mare di tangenti connesse a tale opera.
Sembra che anche il nostro eroe abbia preso dei denari per accanirsi SOLO con la tratta Torino-Lione e le grandi opere a Nord di Firenze. In quanto, nelle regioni meridionali, lo stato “antifascista” e “multiculturale” non può esimersi dall'elargire quattrini negli appalti, il modo di foraggiare il VERO potere ivi vigente.
Dopodiché dichiarare che “Malpensa è una cattedrale nel deserto” perché non ha infrastrutture di collegamento.

La litania grillesca contro i “condannati in parlamento” è stupidamente pericolosa per la democrazia in almeno due aspetti: in primo luogo perchè accumuna i veri reati (omicidio, corruzione) con i reati di opinione (vilipendio al tricolore) (1), INACCETTABILE in uno stato liberale. In secondo luogo perché in tale modo si darebbe un potere “ex norma” alla magistratura, la casta togata dei fankazzisti, non eletti da nessuno. A guisa dell’ex Unione Sovietica. Con di Pietro lo psicobuffone condivide uno perfido giustizialismo strabico da repubblica stalinista delle banane.
Questo ci dice molto sull’autenticità democratica di tali personaggi
Beppe Grillo rappresenta la perfetta incarnazione dell’ignoranza democratica, del pressapochismo, del razzismo ideologico dell’italiano medio di sinistra. Come buona parte dei suoi blogger. Quelli naturalmente che non sono finti navigatori da lui prezzolati o da suoi amici per riempire le “gradinate” del blog a fare il tifo per le fesserie che propugna.

Tuttavia non tutto il male viene per nuocere.
Con il suo spregiudicato atteggiamento a favore dell’astensione ha di fatto garantito la piena vittoria dello “psiconano”. Altrimenti sarebbe stato probabilmente un “pareggio” (al senato).
Di più.
A due giorni dalle urne se ne è pentito del “non voto” ed ha disperatamente cercato di suggerire il voto a Di Pietro (post “100 e non più 100”). In questo modo favorendo il voto “utile” al PD-IDV da parte dell’estrema sinistra col barilante risultato di cancellare i comunisti dal parlamento.

Grillo ha anteposto le sue ambizioni economiche personali agli interessi dei poveracci che lo seguono devotamente, portandoli verso il baratro. Da buon pifferaio magico quale è.
Non gli è bastato.
Dopo le votazioni ha raggiunto e superato il limite del grottesco provando a impadronirsi dell’astensionismo, delle schede bianche e nulle (post: comunicato politico numero 8). Cercando pietosamente di spacciare come “antipolitica” fenomeni del tutto fisiologici nella democrazia rappresentativa e assai differenti tra loro. Sicchè, mentre le schede bianche o nulle possono essere realmente forme di protesta ma causata da qualunque motivazione, l’astensionismo è in buona parte dovuto a cause di FORZA MAGGIORE. In altre parole una certa parte dell’elettorato non è fisicamente in grado di raggiungere il proprio seggio. Si tratta in particolare di ammalati, anziani e disabili o semplicemente persone in viaggio di lavoro o di piacere in quei giorni.
Neanche il peggior Pannella, tra i buffoni, si era ridotto a tanto.

Ha organizzato il “vday2” sulla “libertà di informazione”.
Non certo il tipo di libertà che consentirebbe di pubblicare, centesimo per centesimo, i bilanci segreti (!) dei sindacati e del quirinale, oppure di sapere per quale motivo raccogliere le impronte digitali degli immigrati clandestini è lesivo della dignità umana mentre costringere le donne a girane con il braccialetto “antistupro” non lo sarebbe. Oppure ancora di spiegarci perché certe italianissime popolazioni meridionali protestino veementemente contro le discariche regolari progettate dello stato, NON contro la miriade di pericolosi immondezzai illegali gestiti dalle mafie.
Un brutto giorno la buffa tragedia della politica italiana si è trasformata nella tragica farsa di un comico miliardario malamente in cerca di spettatori per i suoi spettacoli.

F. Maurizio Blondet

1) Moltissimi dei reati d’opinione vigenti in italia ricadono sotto il codice Rocco, un codice FASCISTA mai abolito dalla casta cattocomunista a garanzia del propria immonda egemonia. Dimostrando che la vera dicotomia è “casta-dell’unità-nazionale”-“cittadini-onesti” NON “destra-sinistra”.

10:46

 

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