Milano da bara
Ci sono cose che finché non ti ci trovi dentro non riesci nemmeno a immaginarle. E sì che, specie negli ultimi anni, penso di averne viste a sufficienza per essere svezzato ad ogni genere di eccesso: è evidente che mi sbaglio.
Stasera c'è stata la festa di compleanno di Gerardo Conti, il supermegadirettoregalattico di MRW Italia. Ovviamente è di quegli eventi che non puoi non andarci: anche se di te e della tua presenza non importa un fico a nessuno, tutti si accorgeranno però di una tua eventuale assenza e da quel momento verrai messo in cime alla lista nera dell'Azienda. Ergo, ci sono andato.
Locale ultrachic in centro affittato per tutta la sera, 150 invitati con biglietto nominale e bomboniera Swarovski allegata, catering del più caro ristorante di Milano, bouquet di 15 fiori esotici - d'importazione - per 20 tavoli, impianto luci progettato da un desainer americano fatto venire appositamente da New York, tovaglie con ricami in fili d'oro e, tocco di classe, i completi nuovi di pacca sfoggiati da Conti e signora (ma lo saprà che il suo caro maritino si è trombato minimo 1 volta tutte le tipe - e anche un paio di tipi - presenti al party, mentre sfoggia quell'aria odiosa da tipica "moglie del capo"?) e rigorosamente ultragriffati.
Non vorrei sbagliarmi, ma meno di 60mila euro un abominio del genere, per una cazzutissima festa di compleanno durata 3 ore, non dev'essere sicuramente costato.
Per carità, ognuno dei suoi compleanni fa quello che vuole, e dei suoi soldi anche.
Peccato solo che proprio questa mattina MRW avesse dato disposizione di tagliare 10 persone dal libro paga entro la fine dell'anno per bilancio in rosso, e che con 60mila euro quelle 10 persone sarebbero potute rimanere al loro posto almeno altri 6 mesi.
Strano modo di interpretare il valore dei soldi, quello di certe persone...
Claudio
6 Comments:
Leggo da tantissimo tempo questo blog, molto interessante e vero...
Però a volte mi dico che i nomi delle aziende e delle persone citate, le informazioni di queste aziende che vengono svelate devono essere tutte di pura fantasia.
Nel senso che se ci si lamenta (a ragione) della propria condizione di sfruttamento legalizzato non si può pensare che diffondendo tutto il possibile sui datori di lavoro, sulle loro attività, strategie di mercato (per quanto strampalate) o sulla loro vita privata/sessuale si farà qualcosa per migliorare la propria situazione.
Google indicizza tutto, quindi quanto ci vorrà perchè un potenziale datore di lavoro capisca che le referenze in un cv corrispondo con dei post trovati su Google? Se un blog è un diario digitale, politicamente scorretto per definizione, è anche vero che un diario non lo legge il mondo intero, no?
10:22
forse perchè le vicende del blog sono inventate? mi ricorda le feste aziendali rappresentate nei film di fantozziana menoria....tristezza
22:09
Ciao,
per favore potere mettere i feed su questo blog (un blog senza feed che blog è???).
Vi metto il link di un buon tutorial per mettere i feed su blogger (http://eggminus.com/blogger-rss.php).
Per favore fatelo, altrimenti non riesco a leggervi!
Ciao
4 EveR YounG
05:11
Claudio, per me sei un guerriero con le contrapalle. Hai la testa ma stavolta stai facendo populismo da proletariato. Se licenziano 10 persone lo fanno perche' il bilancio dell'agenzia e' in rosso. Si tagliano le spese dell'azienda, non del capo, visto che stiamo parlando di bilancio dell'azienda.
Se il capo spende 60.000euro per il suo compleanno lo fa di tasca sua (o almeno spero).
La tua mi pare la solita invidia del "lavoratore" verso il "padrone", bastardo a prescindere perche' ha i soldi e si permette il lusso dello spreco.
15:05
davide, e tu pensi che i datori di lavoro (o i selezionatori) abbiano tempo e voglia di incrociare l'indicizzazione di google con quella dei CV che arrivano loro? forse forse se dovessi farlo su uno solo (ma anche li' nutro fieri dubbi, e' una rottura di balle enorme), ma su 700 CV?
21:59
Carcando MRW Italia o Gerardo Conti si trovano solamente riferimenti a questo blog o ad un'azienda spagnola che, a giudicare dal sito, non può permettersi filiali italiane e feste di compleanno da 60.000 euro.
Secondo me il messaggio è fondamentalmente corretto, ma le storie narrate sono spesso demagogiche e raffigurano personaggi e situazioni di fantasia (ma non per questo irrealistiche).
Anche se sicuramente i motivi di fondo sono più nobili del semplice guadagno, è innegabile che il libro ed il film di sicuro porteranno soldi a chi ha avuto questa brillante idea e che il costo di gestione della community è praticamente nullo (dominio registrato con registrar economico, blog e forum su piattaforme esterne gratuite).
Magari sbaglio, ma io interpreto ciò che leggo come pura fiction e mi limito a cogliere il messaggio di fondo.
21:22
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