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15 maggio 2008

Diamo a Cesare quel che ERA di Cesare

All'ultima Fiera del Libro di Torino c'era anche l'ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano. Motivo: presentare la sua nuova fatica letteraria dal titolo "Il Lavoro Interrotto". «Un libro nato nella primavera del 2007, quando il Governo era in piena attività» e «un trattato sui temi del Lavoro, il fulcro è la concertazione».
Forse, però, sarebbe più opportuno dire che il fulcro è la sconcertazione.
Parlare di «piena attività del Governo» nella primavera del 2007 è piuttosto fantasioso, e ancor di più lo è pensare che una persona come Cesare Damiano - i cui risultati sono stati tali da costringere Walter Veltroni a prevedere un programma sul Precariato ancora più 'aggressivo' rispetto a quello del 2006 per sperare di raccattare i voti di tutti i "co.co.pro. & co." che nel frattempo erano stati amabilmente dimenticati e/o presi per i fondelli per 2 anni - abbia ancora qualcosa di convincente da aggiungere in merito ai «temi del Lavoro».

Verrebbe da chiedersi, insomma, quale cataclisma possa (o debba) avvenire affinché i politici che hanno dei precedenti di insuccessi alle spalle - e quelli di Cesare Damiano sono insuccessi non da poco, considerando in quali condizioni versano oggi i «temi del Lavoro» nel nostro Paese - non considerino l'opportunità di un bel tacere, anziché moltiplicare la loro incidenza in termini di presenzialismo e comunicazione. Anche perché, in questo caso specifico, se non si è riusciti a fare altro che peggiorare una condizione già disastrosa quando si avevano in mano il potere e gli strumenti per cambiarla, come si può pensare che possa produrre esiti migliori pubblicare un libro?

Claudio



8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Stiamo troppo a pensare a ciò che non ci piace invece di pensare a coltivare il nostro orticello!

13:28

 
Anonymous Anonimo said...

Più che altro, se ha avuto il bel tempo di scrivere un libro, viene da pensare che poteva utilizzarlo per partecipare a qualche seduta in più in parlamento. Il lavoratore dipendente autore del libro difatti sembra essersi assentato di continuo...

16:29

 
Blogger Jarluc said...

IL dramma è che questi qui ancora non hanno capito perchè hanno perso. Consiglio a tutti la lettura di "L'altra casta" di Stefano Liviadotti sugli interventi - disastrosi - dei sindacati in materia di lavoro e di pressing su persone, guarda un pò, come Damiano che erano della Fiom...

PS: Ma uno sciopero generale dei Co.Co.Pro?

09:56

 
Anonymous Anonimo said...

Scioperiamo? :))
Mi piacerebbe! Ma ancora prima dovremmo trovare un modo per organizzarci tutti quanti insieme :))

21:59

 
Anonymous Anonimo said...

Mi piacerebbe rigirare il tuo interrogativo di chiusura post all'ex ministro, pur sapendo che la sua risposta non sarebbe di certo esauriente. Purtroppo solo chi è precario comprende pienamente cosa significhi convivere con una tale situazione, mentre chi ha il dovere di far sì che tu possa superarla o non capisce o fa finta di non capire. Ho aperto il mio blog proprio perchè volevo dissentire a questo sistema e anche a quello dei media che si concentrano spesso sugli aspetti positivi del lavoro flessibile incuranti di quelli negativi.

12:36

 
Anonymous Anonimo said...

www.maleoccupati.blogspot.com

12:39

 
Anonymous Anonimo said...

Diciamo la verità: la sinistra detta "radicale" era al governo, con ministri e sottosegretari. Essi hanno fatto schifo. Damiano. Mussi. Pecoraro Scanio. Poi uno può pensare che se il paese reagisce votando a destra, il paese è malato di fascismo perenne. Ciò non toglie che, una volta al governo, la sinistra abbia fatto, ripeto, schifo. E che magari il corporativismo si annidi anche a "sinistra", tipo.

16:08

 
Anonymous Anonimo said...

Prodi aveva fatto dell'abolizione della legge 30 un cavallo di battaglia e poi ha ritrattato.
Bertinotti era preoccupato di non prendersi la nomea di affossa governi e non ha fatto niente.
Il pacchetto sicurezza è stato promesso alla velocità della luce dopo che il giorno prima ci avevano detto che non ce n'era bisogno, tant'e' che poi si son dimenticati anche di portarlo avanti.
Tutti d'accordo invece sul mettere a piede libero criminali per le vie della città (leggi indulto), sul fatto che rete 4 non debba andare sul satellite e sul posticipare le elezioni di una o due settimane per far maturare la pensione dei neo-deputati.
Esattamente chi dovrebbe andare a votare sti tizi?

17:55

 

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