Natale a rovescio
Lo so: sembra quasi il titolo per il prossimo cinepanettone di Neri Parenti, dopo "Natale a Miami" e "Natale a New York". Invece è esattamente quello che ho pensato durante queste vacanze, che tutto sono state tranne che 'serene' come notoriamente vorrebbe il protocollo buonista di circostanza: Saddam condannato a morte e impiccato, Welby privato dei funerali religiosi, bambini abbandonati sui confani delle auto, case saltate in aria per omissione di soccorso, fondi pubblici sottratti alle scuole pubbliche per essere dirottati sulle scuole private e chi più ne aveva più ne ha messo...
Boh, sembra quasi che l'unico spiraglio rimasto per rovesciare questo disarmante processo di degenerazione sociale sia sperare che si arrivi il prima possibile ad un'implosione totale che costringa il mondo a ripartire da zero. Ogni tanto mi dà l'idea che avere fiducia nel futuro sia da ingenui, non da ottimisti. Ma forse è solo una fase passeggera.
Certo è che non mi sembra proprio che l'anno nuovo sia cominciato nel migliore dei modi con la voglia di invertire la rotta verso il punto di non ritorno degli anni precedenti...
Burp. E buon 2007.
Claudio
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