Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

15 dicembre 2006

Largo ai giovani?

Forse sono io che sto diventando insofferente (o intollerante, non lo so), ma adesso ogni volta che in televisione o sui giornali vedo degli ultrasessantenni parlare di "opportunità per i giovani", l'unica cosa che mi viene da pensare è che, per cominciare, potrebbero scrostarsi loro dalla poltrona che occupano. Non ne posso veramente più di vivere in un paese dove l'intero settore produttivo e intellettuale è in mano a triceratopi che sarebbero sembrati anacronistici anche all'inizio del 1900.
Vecchi, vecchi, vecchi e stravecchi.
Conservatori, reazionari, ottusi, refrattari a qualsiasi evoluzionismo, incapaci perfino di accendere un computer. E intanto si lavano la bocca di "Largo ai giovani!" con il culo incollato alla sedia. Oppure i giovani a cui fanno largo sono i loro figli, i loro nipoti, i fidanzati delle loro figlie e quelli delle loro nipoti.
Non ne posso veramente più.
Credo che sia arrivato il momento che noi trentenni ci coalizziamo per una rivoluzione culturale, indipendente da ogni preferenza politica e da ogni credo religioso, per cominciare a mandare a casa un po' di questi dinosauri che credono di essere ancora indispensabili a 80 anni. Coalizziamoci e 'okkupiamo'. Nel resto del mondo sei maturo a 25 anni e a 70 sei un fossile; in Italia a 25 anni sei un poppante e a 70 sei "il nuovo che avanza".
Dimentichiamoci ogni divergenza e uniamoci, precari e imprenditori, operai e laureati, di destra e di sinistra, per non bruciarci "i migliori anni della nostra vita". Poi possiamo riaprire le ostilità e ricominciare a tirarci pomodori e uova marce, se necessario, ma almeno lo faremo da protagonisti, anziché da comparse imbottigliate in camerino.
Devo scrivere a Babbo Natale, o ci riusciremo anche da soli?
Claudio

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

io ci sono!!!!
e' ora di dare una scossa a questo vecchio paese!!

15:54

 
Anonymous Anonimo said...

e come pensi di unire i giovani? meta' di loro sono attaccati alle gonne delle mammina, trombano veline ventenni, l'auto ce l'hanno e pure la sciarpa giallorossa. Per la casa e la famiglia provvedono genitori molto piu' cinici e d'acciaio. In piu' i giovani sono pure meno dei vecchi.
Questi proclami di rivoluzione mi ricordano il senatur e i suoi trecentomila bergamaschi armati...

18:12

 
Anonymous Anonimo said...

Appunti: rileggere un vecchio libro scritto da un americano (il nome?...) sul FAMILISMO AMORALE.

12:20

 
Anonymous Anonimo said...

amorale o morale che sia, rappresenta il presente. Un presente che gli scontenti milleuristi si sforzano di ignorare come reale problema. Soluzioni mirate al problema, io finora io ne ho viste ben poche (per non dire nessuna).

16:03

 
Anonymous Anonimo said...

ciao a tutti,
per prima cosa complimenti per il libro, l'ho comprato per curiosità dopo averlo visto a una mia neo-amica e devo dire che rispecchia a pieno la realtà di oggi: una realtà di m---a.
Ho ventisei anni, una laurea alle spalle seppur triennale e una moltitudine di esperienze lavorative anche importanti tutte come addetto stampa naturalmente: sottopagate o non pagate per nulla, ma per me ormai è routine.
Una volta non si trovava neppure uno posto a gratise - come si dice a roma - e adesso invece impazza la moda degli stage o del volontariato in forma pensate di "prova" per testarti sul campo.
Tutti sono scettici sui giovani, nessuno ha voglia di investire su di noi, crederci. Tutti pensano che siamo un ammasso di sfaticati che pensano solo al divertimento non pensando che forse c'è anche qualcuno intenzionato a una crescita professionale e a crearsi una propria indipendenza. Ma a quanto pare tutto va guadagnato,anche una dignità e un posto piccolo nella società italiana ricca di mammoni.
Dove vado noto che l'età per assumere si aggira sui 30 anni, ma dove è finita quella concezione che diceva che i giovani d'oggi, i cosidetti neo-laureati sono le nuove braccia del mondo lavorativo?
vediamo sfumare i nostri sogni e oltre a protestare con i nostri coetanei non andiamo oltre.
quando ho letto il titolo del libro sapete cosa ho pensato?1000 €, un mare di soldi e c'è gente che fa fatica a tirare avanti. Pensate per uno come me: tasche bucate e da oggi 400€ nel portafoglio grazie al servizio civile volontario in un ambito difficile come il sociale ma almeno si può chiamare lavoro ed è retribuito.

23:48

 
Anonymous Anonimo said...

Avete tutti ragione... Ci fosse un partito politico (non troppo alle estremità), che avesse come regola il candidare solo giovani, allora lo voterei. Invece siamo in mano a questi vecchiacci che nascondono segreti e scheletri nell'armadio e non vogliono lasciare la poltrona per paura che venga fuori lo sporco sotto il tappeto, e il venir meno di tutti gli intrallazzi che hanno coltivato negli ultimi 30-40 anni, solo per dare lavoro ai loro pronipoti... una nuova generazione di vecchiacci.

19:05

 

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