Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

30 maggio 2008

Livin' la vida "Lo-Co"

Ormai si è talmente radicata, nella quasi maggioranza della popolazione, la sensazione - o la percezione? O la presa di coscienza? - di essere passati dalla "Generazione Mille Euro" alla "Generazione Zero Chance" che anche quella che sarebbe una vera e propria risorsa in questo clima di crisi imperante e (forse) irreversibile viene percepita come un «ripiego da morti di fame».
Sto parlando, ovviamente, dei prodotti Low-Cost, che nell'immaginario popolare di molti paesi internazionali sono "il must delle persone sgamate" (indipendentemente dal reddito) ma che in Italia sono sempre più visti come "robaccia per poveracci". E non mi riferisco al ciarpame delle bancarelle dei cinesi, ma a tutto ciò che di effettivamente 'bello' e 'valido' - viaggi, telefoni, computer, vestiti, cibo etc. - si può acquistare al minimo prezzo sul mercato.

L'ennesima dimostrazione di questa teoria ce l'ho avuta stamattina in metrò.
Due colleghi si scambiavano opinioni e programmi in vista delle imminenti vacanze estive e, mentre uno snocciolava la sua sequenza di mete esotiche, alberghi a 5 stelle e ogni genere di comfort alta stagione a cavallo di ferragosto, l'altro sembrava quasi imbarazzato a nominare il suo viaggio a Berlino a fine settembre con tutta una serie di offerte economiche per spendere meno.
Il punto è proprio questo: ma perché bisogna sentirsi in imbarazzo a dimostrarsi non solo oculati, ma anche furbi nelle proprie scelte?
Se il Low-Cost è tutto questo "fettecchiume per pezzenti" che sostengono in molti, perché Madonna, al di là del contratto, avrebbe accettato di "sputtanarsi" facendo da testimonial a H&M e fior di top model e superstar ad Accessorize, giusto per citare due esempi?

Ecco, visto che effettivamente il livello di benessere sta precipitando ai minimi non solo sindacali ma anche storici, proviamo a invertire noi per primi la nostra prospettiva e facciamo di necessità virtù: "livin' la vida Lo-Co" non è l'espressione di una crisi, ma la soluzione ad un problema.
E visto che in giro non se ne vede molta, di gente che sappia risolvere i problemi, beh: per quanto mi riguarda, mi sentirei di esserne orgoglioso!

Claudio

30 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ben detto!! Noi non ci vergognamo affatto e ci abbiamo anche fatto un sito sul vivere LowCost - a volte è persino divertente. Hai ragione, molti vedono il risparmio solo come conseguenza di un fallimento sociale: "ho pochi soldi, quindi mi devo vergognare". Ma esiste un altro lato della medaglia: risparmiare per concedersi più cose. Per esempio risparmiare sui consumi domestici porta a risparmiare fino a 800 euro l'anno e a questo punto un bel viaggio, anche se low cost, ce lo tiri fuori :D

15:05

 
Anonymous Anonimo said...

Basta che il risparmio non diventi un mezzo per potersi accontentare di stipendi particolarmente bassi ;) H&M che tu citi a proposito della pubblicità con Madonna, ha capi a basso costo che come qualità sono spesso superiori alle linee pret-a-porter di alcuni stilisti famosi. Inoltre ha una linea di operatività etica che esclude manodopera a basso costo, sfruttamento e pesante inquinamento nei luoghi di produzione, motivo per il quale Madonna ha acconsentito a fare da testimonial. Io per esempio non mi vergogno affatto di aver comprato capi da H&M. Mi vergogno molto di più di avere un paio di capi molto costosi di uno stilista italiano che ho visto recentemente (Report) in che condizioni disumane e di sfruttamento fa lavorare gli operai.
Se il low-cost non combacia con lo sfruttamento e i lavoratori sottopagati, viva il low-cost!

15:15

 
Anonymous Anonimo said...

ma ancora esistono questi che "ho pochi soldi, quindi mi devo vergognare"? i "burini rifatti"?
Mi sa di sì. E poi in rete si trovano un sacco di cose gratis. Ma si fottessero.

00:31

 
Anonymous Anonimo said...

Che il low-cost sia un bisogno, una necessità perché non ci si può permettere altro è una verità triste e dura e non mi sorprende che in molto susciti un senso di vergogna soprattutto nel confronto con colleghi benestanti.
Altra cosa è il low cost come seclta di un turismo più intelligente, nel senso di meno convenzionale, che rifugge da posti e date molto frequentate che quindi fan salire i prezzi alle stelle: quello è uno stile low cost ma ha a che fare non solo con prezzi.
La verità è che i salari bassi non possono che generare frustrazione e alla lunga rabbia. Ma ridiamoci sopra, guardate qui come si fa a chiedere l'aumento!
ciao
Gloria

http://www.resistenzaumana.it/pillole/vignette/richiesta-aumento/

11:37

 
Anonymous Anonimo said...

Il vivere low cost non deve però giustificare il ribellarci alla situazione indegna in cui siamo!
Potremmo anche non mangiare per risparmiare ma non è un modo per affrontare il nostro problema che , sono sicuro, non si risolverà da solo!

Se andiamo avanti così ci troveremo a 40 anni senza un lavoro certo e talmente frustrati e demoralizzati che saremo pronti al ricovero in un reparto psichiatrico!

22:51

 
Anonymous Anonimo said...

Vivere tirando la cinghia dignitosamente non sarebbe male se almeno ce ne dessero l'opportunità!
Ma chi è talmente oculato da poter inserirsi in un mercato di clienti poveri?
Se io scelgo di aprire un attività dovrei scegliermi fette di mercato che non mi diano solo da campare ma che mi permettano di campare alla grande!
Quindi almeno di non volersi rivolgere alla caritas dobbiamo rimboccarci le maniche ed uscire dalla ca..a!
Sempre per rimanere in tema non è possibile pensare che le imprese si rivolgano ad acquirenti poveri in canna quando a fianco ne hanno altri ricchi (vedi stipendi manager e politici vari)!
In un andare così le soluzioni son poche soprattutto segli attori principali preferiscono far finta di niente!
Magari se siamo fortunati finiamo a piedi all'aria ci rialziamo ci diamo una ripulita e ricominciamo tutto da zero.

17:42

 
Anonymous Anonimo said...

L' unica soluzione resta andarsene dall' Italia!
Ma voi avete ancora voglia di lavorare onestamente e produttivamente (nel nostro gergo: "dandd il massimo!") quando:

a) ci pagano 1000 € e se rompiamo le balle al max ci rimediamo 100€ in più.

b) ci considerano "manager" pertanto dobbiamo lavorare più degli atri e per molti di noi gli straordinari sono ... a gratis!

c) ci prendono per il culo ovunque perchè abbiamo studiato tanto, parliamo bene (sappiamo i congiuntivi!) e magari conosciamo qualche lingua straniera, ma guadagniamo come un ragazzetto di 20 anni che è riuscito a stento a prendere il diploma

d)invidiamo lo stipendio di un tronista e di una velina: stipendio che noi ci sogneremo a vita!

e) almeno all'università o ai vari master ci avessero insegnato a riparare un rubinetto che perde, così potremmo scegliere l'opzione B: fare l'idraulico e potersi permettere una casa e una famiglia.

Riassumendo: molti di noi non devono nulla all' Italia anzi , prima la lasciano prima ritornano ad essere persone che possono pensare con la propria testa!

23:46

 
Anonymous Anonimo said...

Io sto per passare dopo 10 anni di co.co.co e co.co.pro ad un contratto da dipendete ma solo perchè l'azienda non può farne a meno!
Oltre a ciò il mio stipendio al netto passa da 1300 mensili a 1500 + tredicesima, quattordicesima e tfr (già prima era tanto essere pagato in caso di feste e malattia)!
Devo dire che finora dovendo pagare anche un affitto di 700 euro, spostamenti ecc ho tirato parecchio la cinghia.
La prima cosa che mi è venuto spontaneo fare è stato informarmi sui costi delle case e i mutui bancari :| .
Sono rimasto di stucco :\ .
Io pensavo che 1500 euro fossero molti ma le mie certezze si stanno velocemente sgretolando!
Senza soldi già avanti una persona normale è costretta a pagare un affitto che con l'andare avanti continuerà ad aumentare e diventare sempre meno accessibile !
Nel contempo diventa impossibile mettere soldi da parte per un progetto concreto!
Ma quanto dovrebbe guadagnare una persona per essere autosufficiente in italia?

00:54

 
Anonymous Anonimo said...

Dovremmo TUTTI guadagnare almeno € 2500 netti al mese, se non altro per il semplice fatto che scontiamo almeno 5 anni di Università senza guadagnare e senza "fare" curriculum.
In più mettiamoci 2/3 anni nella ricerca di un lavoro serio.
Alla fine ci troviamo a 30 anni con (se va bene) € 1000 in tasca, senza una famiglia, una casa propria e giustamente frustrati!

Noi saremo la generazione che affonderà l'Italia per 2 semplici ragioni:

1) non abbiamo figli e neppure ci pensiamo (va bene fare sacrifici per i propri figli, ma se perdiamo il lavoro , i figli li mettiamo in orfanotrofio!)

2) non abbiamo reddito disponibile per mantenere la domanda interna.
Possono dirci di acquistare di qua e di là, di consumare, ma se non abbiamo neppure i soldi per pagare affitto, benzina e bollette varie....

Quindi, è molto probabile che con noi l'Italia .... chiuda i battenti!

11:42

 
Anonymous Anonimo said...

Affitto medio di un bilocale 850 euri.
Secondo i vari cervelloni italiani l'affitto toccherebbe solo un terzo dello stipendio di una famiglia.
Ergo uno stipendio medio dovrebbe essere di 2550 euro.
Ma quanti guadagnano quella cifra senza scendere a compromessi o per raccomandazione?

13:44

 
Anonymous Anonimo said...

All'estero gli stipendi medi sono collegati al costo medio della vita.
In Italia non è così.
Ora finchè noi giovani viviamo in famiglia , non abbiamo per lo più spese fisse (mutuo, bollette spese varie per la casa), abbiamo un reddito disponibile elevato e quindi ci percepiamo come benestanti (al limite i nostri 1000 € li potremmo spendere in vestiti firmati e in ... superfluo consumistico!).
Ma quando vogliamo (o vorremo) costruirci una vita autonoma (con famiglia o senza) ci scontreremo con un reddito disponibile che si avvicinerà a zero!
E lì son dolori!

Non vedo alternative al cambiare paese perchè oltre al molto probabile aumento di reddito ci guadagneremo in termini psicologici ( maggior soddisfazione nel campo del lavoro: se abbiamo dei meriti, è giusto che ci vengano riconosciuti!)

14:50

 
Anonymous Anonimo said...

Negli altri paesi il reddito tiene conto del costo della vita?
Allora come fanno le loro aziende?
Da noi un'azienda per pagare 1000 ad un dipendente deve prima pagare gli stessi 1000 allo stato e prima ancora di poter spendere quei 2000 deve guadagnare 4000 per darne subito la metà allo stato!
Fatti i conti 1000 al dipendente e 3000 allo stato e credo che alla fine queste cifre siano per difetto!

15:21

 
Anonymous Anonimo said...

Lo stato ha diritto a creare tasse per sostenere servizi e per un'equa ridistribuzione del reddito.
Il problema sta ad evitare che tale diritto non si trasformi in una punizione gratuita per chi lavora e genera reddito onestamente!
Sinceramente odio quando sento i politici dire che le tasse diminuiranno quando non ci sarà più evasione fiscale!
Se è vero che chi evade fa male a tutta la nazione che aspettano a metterli in galera per una decina d'anni quando li trovano invece di dargli una pacca sulle spalle?
Se ci fossero delle sanzioni penali (con sicurezza della pena) per chi froda il fisco vorrei vedere se non sarebbe debellato in quattro e quattrotto il problema!

15:33

 
Anonymous Anonimo said...

Tanto fra poco lo stato finirà in banca rotta se continuiamo così!
Non c'è bisogno che emigriamo noi poveri disgraziati lo stanno già facendo le aziende al posto nostro almeno quelle che non hanno santi in paradiso!
Già perchè imprendere in Italia significa volersi fare del male non solo uno produce ricchezza per se e per gli altri ma viene anche trattato alla stregua di un criminale da certe correnti politiche ed altro ancora!
Burocrazia faraginosa messa li solo per frenare e mettere in fallo chiunque respiri (quanti sono gli imprenditori che sono riusciti ad aprire un'azienda senza incappare in una multa di un qualunque tipo nonostante aver speso fior di quattrini in avvocati e commercialisti?).
Tassazioni a livello assurdo: in realtà fra giochini vari di tassazione dirette ed indirette(delle più fantasiose) una qualunque impresa vede sparire oltre il 40 % dei suoi incassi e con il resto ci deve pagare affitti, utenze varie, stipendi ecc.

15:46

 
Anonymous Anonimo said...

Vorrei che lo stato Italiano tassasse solo l'utile aziendale per chi non lo sapesse è la cifra che si ottiene facendo la differenza fra le entrate e le uscite di una ditta e si accontentasse solo di quello!
Come fa un'azienda ad essere competitiva se all'interno del prezzo che fa ai clienti deve metterci in conto le tasse che dovrà pagarci su quella vendita?

15:51

 
Anonymous Anonimo said...

Indipendentemente da come si "forma" il prezzo di un prodotto: costi + tasse + guadagno del produttore.
Il problema grave è che non potremmo permetterci di acquistare un numero sempre maggiore di prodotti.
Le 2 categorie che sostengono la domanda interna italiana, i lavoratori e i pensionati non possono più permettersi di acquistare prodotti. Chi farà crescere il PIL?

08:41

 
Anonymous Anonimo said...

Magari ci sono correnti di pensiero che pensano che un popolo alla fame è più malleabile di uno grasso?
Chi sa se qualcuno qui non ci sta tirando la corda per vedere fin quando non si spezza e facciamo una bella rivoluzione francese?
Mi ricorda una storia che mi raccontava mia nonna per riportare un pò di saggezza campagnola:
"C'era un fattore che un giorno decise di fare un esperimento per risparmiare. Decise di dimezzare il fieno al mulo e vedere se questo riusciva a lavorare. Dopo una settimana visto che l'esperimento aveva funzionato decise di dimezzare la razione di fieno ancora e le settimane successive ancora così finchè non diede più da mangiare al mulo. Il fattore fu ben contento finchè stupito non vide il mulo cascare a terra morto!"
Be tutti questi giochi (leggi sul lavoro) che ad ogni nuovo governo si inventano mi sembrano tanto gli esperimenti del fattore e noi il povero mulo costretti a subire tale esperimento.
C'è però una piccola differenza: noi possiamo parlare e protestare!

13:31

 
Anonymous Anonimo said...

@gloria

bellissima la vignetta che hai postato! Provero' anch'io questa tecnica, cosi' magari riusciro' finalmente ad andare anch'io in hotel a 5 stelle come il mio capo.

Luca (uno che non arriva ai 1000 euro)

15:08

 
Anonymous Anonimo said...

E' vero che noi "muli" abbiamo la parola ma nel nostro allevamento (= Italia) ci sono talmente tanti muli che se uno muore, il padrone ne prende un altro!

Fuor di metafora: possiamo lamentarci dello stipendio, della mancata formazione, della "schiavitù" (in molti casi è così!) ma ci possiamo buttare in mezzo ad una strada quando il padrone vuole! E, credetemi, trovare un altro lavoro ... hai voglia!

Perchè questo? perchè siamo individualisti e quindi deboli!

20:59

 
Anonymous Anonimo said...

Piccolo ragionamento: se man mano che andiamo avanti ci saranno più precari che lavoratori dipendenti allora il costo della vita dovrà scendere o no?
I politici avranno meno tasse da spremere, i negozianti dovranno esporre merce meno cara, i palazzinari s'accontenteranno di affitti più bassi!
Magari invece di spingere contro il nostro precariato dovremmo tirare più gente possibile nel nostro universo e magari a quel punto il nostro inferno diventerà non un paradiso ma magari un purgatorio vivibile!

23:09

 
Anonymous Anonimo said...

Io francamente è qualche anno che le vacanze le faccio approfittando delle conferenze a cui mi mandano per lavoro. Forse una delle pochissime fortune che noi ricercatori in Italia abbiamo rispetto a tanti altri precari...

Più Lo-co di così?!

00:34

 
Anonymous Anonimo said...

Io penso che l'invenzione dei viaggi vacanze sia stata una delle più grandi trovate del mercato per muovere ad ogni occasione masse di persone da un punto all'altro della terra costringendole a spendere soldi e nel contempo convincendole di essere felici di farlo!
Ma quanti sono davvero contenti nei giorni di festa o vacanza di imbucarsi in autostrada, treni od aerei per raggiungere chi sa cosa a parte la sofferenza psicofisica?
E pure sembra che nelle nostre menti non riemergano mai i ricordi dei disagi patiti nei viaggi precedenti ma solo la prospettiva di riprodurre il più fedelmente possibile la pubblicità di qualche agenzia di vacanze o giù di li!
I locchi come direbbero dalle mie parti non son quelli che si accontentano di ciò che hanno ma quelli convinti che la loro vita sarebbe migliore se assomigliasse a quella propinata in tivù e sui media in genere!

00:52

 
Blogger Jarluc said...

Ma magari riuscissi sempre a trovare offerte low cost!!! :-D

15:12

 
Anonymous Anonimo said...

Viaggi-vacanza stressanti?
prova a stare al lavoro per 12 ore al giorno, con una presa per i fondelli continua perchè hai avuto la brillante idea di laurearti ( e, grullo, pigli 1000€ al mese con straordinari non pagati!)e il capo non ha neppure la 3 media e 15.000 eurozzi netti mensili in tasca.

E se hai una vaga e stravagante idea di modificare la tua situazione lavorativa..... finisci disoccupato per mesi (diciamo pure per anni).

Penso che essere lontano da queste belle realtà aziendali italiane compensi ogni stress da viaggio!

18:14

 
Anonymous Anonimo said...

Usare i viaggi come pagliativo ad un lavoro di ca..a non credo che sia una gran cosa!
Se devo pigliar una miseria tanto vale fare un lavoro che mi piace!
Se poi il problema è la sopravvivenza non vedo perchè lamentarmi del lavoro se mi fa mangiare!

19:27

 
Anonymous Anonimo said...

Caro Anonimo,

non so se col tuo commento qui sopra ti riferissi al mio. Nel caso fosse così lasciami replicare: io non uso i viaggi come paliativo a un lavoro di "emme". A me piace il mio lavoro. L'ho scelto io. Anche se qui in italia è pagato molto poco rispetto all'estero. Quindi permettimi di gioire se ogni tanto posso "viaggiare gratis". Ma non è certo per questo che ho scelto il mio lavoro!

18:08

 
Anonymous Anonimo said...

Risposta a bradipo da quello di sopra:
"non mi riferivo a te ma esattamente a chi contrariamente a te fa un lavoro che non ama e se ne lamenta".

04:09

 
Anonymous Anonimo said...

Caro Anonimo, scusa se avevo frainteso! Quindi alla fine mi sembra che la pensiamo alla stessa maniera!

Comunque la tecnica della vignetta postata da Gloria io la provo! ;)

21:28

 
Blogger rook said...

Ho letto molti dei vostri post e prima non sapevo esistesse un blog così. Vi lascio la mia opinione che è quella di chi non arriva a 1000 euri ma che non può cambiare le cose - almeno momentaneamente mi dico per consolarmi.
La nostra Italia è in crisi fino a collo e la contrazione dei consumi dovuta anche alle nostre paghe da fame porterà ad un adeguamento. Ovvero staremo tutti male.
Unica soluzione: assumere gente nel pubblico impiego, altro che buttarla fuori. Tutti belli e brutti, bravi e non. Tutti devono vivere decorosamente, anche alle spalle dello stato. Se non ricomincia a circolare denaro è la fine.

18:09

 
Anonymous Anonimo said...

hi.
I'm korean.
i read your book.

the book is very great.
easy to read, sympathy story.

korea have a short term contract, too.
so i feel very sympathy.

anyway, i can't understand Italian
. so i write english.
um... english also very low level. ^^



have a nice day.



my e-mail. ^^
halfworld@hanmail.net

18:06

 

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