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04 dicembre 2008

Social Network + Christmas Card = Social Card

Mentre l'uscita del libro Non Sono Un Bamboccione di Giuseppe Carlotti ha riacceso di slancio la scintilla del dibattito critico sui "Bamboccioni", un altro dei temi caldi del momento è la Social Card, la nuova manovra del Governo Berlusconi per sostenere le famiglie meno abbienti (con figli di età inferiore ai 3 anni) e ultra65enni con reddito inferiore ai 6.000 euro.
Ma che bello. E per l'ennesima volta, ai Precari non ci pensa nessuno. Perché a un single - o fidanzato, o sposato senza figli, o sposato con figli di età superiore ai 3 anni - che abbia un co.co.pro. da 1.000 euro al mese non gliene può proprio fregà 'dde meno di avere 40 euro in più per farsi una spesa, no?
Evidentemente, secondo loro, no.
Evidentemente, secondo loro, i Precari devono avere solo i Social Network e la Christmas Card, non la Social Card.

E allora eccolo, dove sta il nocciolo del conflitto generazionale. Io posso capire che gli anziani e i pensionati abbiano molti problemi, ma guardiamo come stanno le cose davvero: oltre ad avere dei benefit oggettivi (piccoli, per carità, ma benefit) come gli sconti per i mezzi pubblici, per i cinema e i musei, sono sistematicamente in cima all'Ordine del Giorno di tutti i Governi e di tutte le legislature.
Noi Precari, noi 30enni, "noi giovani" mi verrebbe da dire (se non fosse che non lo siamo più, ed è anche ora che la smettano di farcelo credere solo quando gli fa comodo), non siamo mai in cima all'Ordine del Giorno nemmeno del ciclostile della parrocchia.

Ok, faremo a meno anche della Social Card, e quei 40 euro per la spesa ce li tireremo fuori rinunciando, come al solito, a 2 cinema e 1 pizza o a 1 teatro e 1 fast food o a una sciarpa e un paio di guanti.
Però che palle non vedersi mai presi in considerazione. O meglio: vedersi sempre presi per il culo.

Rossella

PS: ah, affinché non si dica che siamo tristi, incazzosi e sappiamo solo lamentarci, vi suggerisco di leggere questo post, che con la crisi finanziaria e la Social Card in realtà a modo suo un po' c'entra, e che soprattutto ha il merito di far ridere. Molto.

3 Comments:

Blogger Aldo said...

Ciao

non voglio sminuire l'importanza che 40 euro hanno per tanti Italiani al giorno d'oggi.

Mi rattrista che in Italia si diano 40 (!) euro per aiutare chi ne ha bisogno e stimolare l'economia.

In Australia una delle misure del governo per sostenere l'economia e' stata quella di aumentare di migliaia di dollari l'assegno per la prima casa (quindi per i giovani).

D'accordo con il conflitto generazionale me secondo me l'Italia ha problemi maggiori che
colpiscono tutti ed i giovani in particolare.

40 euro....


Aldo
www.italiansinfuga.com

11:47

 
Anonymous Anonimo said...

Ciò che ci insegna la social card è che la politica è vuota ed inconsistente e che se abbiamo dei problemi ci tocca risolverli da noi.

16:58

 
Anonymous Anonimo said...

""...Ciò che sconcerta dei dati resi noti ieri, è quanto siano bugiardi i numeri quando sono letti parzialmente, infatti la distribuzione della ricchezza in Italia è inquietante, siamo di fronte all'azzeramento della «classe media», del ceto medio che aveva caratterizzato i primi sessant'anni di vita della repubblica, ed emerge una nuova aristocrazia. Il 10% più ricco delle famiglie italiane detiene, almeno per tutto il 2007, la metà della ricchezza totale della nazione italiana; cioè, c'è in Italia un elevato grado di concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, mentre molte famiglie detengono gradi modesti di o nulli di ricchezza.
Se a questo dato, drammatico della nuova geografia sociale italiana, aggiungiamo i bassissimi livelli di «mobilità sociale» del nostro Paese, abbiamo tutti di che preoccuparci seriamente...." Il Tempo, 19/12/08

12:12

 

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