Gesù bambino (ma non troppo)
Caro Gesù bambino,
tra pochi giorni compirai 2007 anni e ti scriviamo questa letterina per mandarti i nostri più cari auguri. Certo, è una bella età, e chiunque ci metterebbe la firma per arrivarci! Soprattutto i politici italiani, che non hanno ancora 2007 anni come te ma poco ci manca...
Sarebbe bello che anche loro, come te, rinascessero bambini ogni 365 giorni, ma purtroppo non hanno gli 'agganci giusti' - anche se ne hanno parecchi e arrivano molto molto in alto, ma evidentemente non così in alto! - e questo non succede mai, così ogni 365 giorni diventano semplicemente più vecchi, e noi con loro in attesa che si facciano da parte (e non succede mai neanche questo).
Ti scriviamo questa letterina a nome dei 3 milioni e 800mila precari che ci sono oggi nel nostro Paese e che da te - o da Babbo Natale, ancora non abbiamo capito com'è che vi dividete i compiti - vorrebbero un solo regalo, peraltro neppure troppo pesante da trasportare: un lavoro "vero". Magari anche temporaneo, magari anche flessibile, ma con tutte le garanzie e le gratificazioni necessarie a permettere loro di esprimere al meglio il proprio talento e di riprendersi in mano la propria vita.
Perché vedi, caro Gesù bambino, non è che il lavoro "vero" non ci sia: è che ce l'ha chi non se lo merita. Ce l'ha chi non ha voglia di fare niente e/o non sa fare niente, ce l'ha chi manda in malora tutto quello che tocca, ce l'ha chi sputa ogni 5 minuti sul piatto dove mangia, ce l'ha chi passa il tempo a 'lucidarsi' il direttore dentro e fuori dall'ufficio, ce l'ha chi conosce Tizio che conosce Caio che conosce Sempronio, ce l'ha chi pesta i piedi ai colleghi fino a farli sanguinare, ce l'ha chi è "più simpatico", ce l'ha chi è figlio del cugino dello zio di papà e ce l'ha chi non si assume mezza responsabilità e scarica sempre la colpa sugli altri.
Ma questo forse lo saprai già.
Quello che forse non saprai (perché c'è chi continua a volerlo tenere nascosto) è che la situazione, anziché migliorare, sta addirittura peggiorando, e che - per quanto assurdo possa sembrare - sei rimasto l'ultima persona in grado di fare qualcosa. Qualsiasi cosa, scegli tu, purché venga fatta prima che sia troppo tardi.
Quindi goditi pure il compleanno e i festeggiamenti, il giorno di Natale, ma se da Santo Stefano tu potessi già metterti in moto sarebbe "cosa buona e giusta".
E' vero che sei perfino più vecchio di Prodi e Berlusconi, ma vogliamo credere che di te, al contrario di loro, ci si possa fidare davvero...
Tanti auguri di Buon Compleanno e Buon Anno Nuovo.
Claudio, Rossella, Alessio e Matteo