Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

16 luglio 2007

Saldi... di lavoro

Per la strada la gente non parla di altro e non si interessa ad altro: tutta l'attenzione di questi giorni è concentrata sui Saldi, le miracolose 'Olimpiadi dello Shopping' che vanno in scena due volte l'anno - subito dopo le vacanze di Natale e subito prima di quelle estive -.
Ovviamente, i Saldi sono un appuntamento fisso anche per noi Milleuristi, che possiamo provare l'ebbrezza di varcare la soglia di qualche negozio altrimenti inaccessibile in condizioni normali. Però, passeggiando in centro nei giorni scorsi, mi chiedevo: perché anche nel Lavoro non esistono due iniziative che si risolvano a favore dei lavoratori così come nel Commercio esistono i Saldi che si risolvono (teoricamente) a favore del consumatore?
Che ne so, la butto lì: due settimane in cui la retribuzione aumenta dal 30 al 50%...
Oppure due settimane in cui le aziende pagano dal 30 al 50% in meno su ogni singolo lavoratore e quindi gli devolvono poi la quota parte risparmiata...
Oppure, visto che noi Precari, di fatto, siamo in Saldo 365 giorni l'anno, confinare entro limiti ben definiti i giorni in cui siamo 'sottocosto' e metterci a 'prezzo pieno' per tutto il resto della stagione...

Me ne rendo conto, sto vaneggiando. Sarà il caldo (in ufficio si è rotta l'aria condizionata giovedì e non è ancora venuto nessuno a ripristinarla). Meglio che lasci perdere l'Economia Creativa, vero?
D'accordo. In fondo, fa già abbastanza danni da sola senza che le dobbiamo dare noi altre idee...

Rossella

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

E perchè non licenziamo fino al 50% dei lavoratori? Il Conto Economico delle aziende ringrazierà!
Nelle aziende commerciali , se i saldi non vanno bene... si licenzia una parte del personale a fine saldi... pertanto, cari 1000euristi, acquistate!

21:18

 
Anonymous Anonimo said...

Una amica che lavora in un centro commerciale, mi ha detto che le promozioni ed i sottocosto hanno diminuito molto la loro attrattiva per i clienti, tanto che a stento raggiungono gli obiettivi aziendali.

12:33

 
Anonymous Anonimo said...

Al Sig. Presidente
della Provincia di Catania
On. Dr. Raffaele Lombardo

Lettera aperta:
“ Fino a quando ci sarò io come Presidente, state tranquilli che non tornerete mai indietro, anzi, potrete solo migliorare la vostra posizione “

Sono queste, Egr. Sig Presidente On. Dr. Lombardo, le parole che Ella ha pronunciato nel corso della riunione tenutasi alla vigilia del Natale 2004, quando, grazie alla sensibilità dimostrata da Ella e dall’Amministrazione tutta, veniva innalzato l’impegno lavorativo dei contrattisti prima a 27 e successivamente a 30 ore settimanali.

Parole che sono state registrate e scolpite nei nostri cuori e che hanno trovato ulteriore conferma alla vigilia del Natale 2006 quando Ella, nel riaffermare l’impegno e la volontà di stabilizzare il personale contrattista, non appena sarebbe stata emanata una norma che ne tutelasse i diritti, elogiandone la professionalità e l’indispensabilità per l’Ente che presiede, ha ulteriormente provveduto ad elevare l’impegno settimanale a 35 ore.

Lei Onorevole Presidente ha, a tutt’oggi, mantenuto gli impegni assunti, dimostrato grande sensibilità sociale, acutezza politica e lungimiranza amministrativa, guadagnando la nostra incondizionata fiducia e niente ci fa pensare che essa possa mai venire meno.

A ulteriore conferma, nel corso dell’ultima delegazione trattante del 19 Giugno u.s. la Parte Pubblica, rappresentata dal proprio Direttore Generale ha formalmente manifestato la volontà, suffragata da tutti i sindacati presenti nell’Ente, di procedere in tempi brevi alla stabilizzazione del personale contrattista “che và fatta legittimamente secondo il profilo e la categoria di appartenenza“, come per altro sta avvenendo negli altri Enti Locali del nostro Paese (ivi inclusa la Regione Sicilia), in applicazione della Finanziaria 2007.

Ora, Egr. On. Presidente,

quasi vent’anni di precariato hanno stremato la psicologia di alcuni colleghi pronti a credere a qualsiasi voce incontrollata inerente le proprie legittime aspettative.

E’ così, che ogni rinvio viene interpretato come la manifestazione di una modificata volontà, ogni diceria si trasforma in certezza, i dubbi diventano paure. (Sarete assunti solo con la qualifica B, oppure: potete pure tornatevene a casa….)

Le chiediamo, allora, un autorevole intervento risolutore che, accelerando la procedura di stabilizzazione, possa porre fine a questa crescente precarizzazione psicologica.

Certi della Vostra sensibilità, è particolarmente gradita l’occasione per porgerLe i più Distinti Saluti e Ringraziamenti.
Con Osservanza

21:17

 

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