Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

24 aprile 2009

Un po' noi... un po' no


Eravamo quattro amici al bar...
E lo siamo ancora, per fortuna (o purtroppo? Ormai sono 4 anni: non riuscirei a immaginare neanche il mio matrimonio durare così tanto!): ci chiamiamo Rossella, Claudio, Alessio e Matteo.
Al Cinema, da oggi, siamo diventati 3, e ci chiamiamo Beatrice, Matteo - che però sarebbe Claudio - e Francesco, e viviamo storie un po' diverse dalle nostre, ma sempre storie della Generazione Mille Euro. Storie di lavoro e di opportunità, di amori e malumori, di risate e incazzature.
Fa comunque un effetto strano vedersi scorrere davanti un altro "te stesso" sul grande schermo, anche se è un effetto a cui - almeno noi Milleuristi - siamo ormai fin troppo abituati nella vita di tutti i giorni. Ma finalmente si parla di noi "gggiòvani trentenni" non soltanto come di quelli che vivono per le canne e il motorino e passano le giornate tra il divano e lo psicologo, ma che hanno soprattutto la voglia di trovare uno spazio, anche piccolo purché accogliente, per crearsi un presente e un futuro.

Ci vediamo (in tutti i sensi) al Cinema... ;)

Rossella


18 aprile 2009

Decreto Salva-Precari: chi l'ha visto?

Era il 13 marzo quando tutti gli organi d'informazione lo avevano annunciato con la stessa enfasi riservata abitualmente alle vittorie della Nazionale ai Mondiali di Calcio: prime pagine sui quotidiani, prime notizie nei telegiornali, un profluvio di spot (auto)celebrativi e una collezione di sorrisi (auto)compiaciuti - da parte del Ministro del Welfare Maurizio Sacconi e dei suoi sedicenti colleghi di Governo - che nemmeno nei gloriosi album dei calciatori Panini.
Il lungimirante Decreto Salva-Precari, insomma, era stato talmente ben equipaggiato di effetti speciali di serie che in molti, tra cui il sottoscritto, si erano quasi lasciati illudere che in tale manovra (politica e mediatica) potesse esserci un qualche spiraglio di flexicurity...

Peccato solo che il decreto, da perfetto kolossal hollywoodiano qual era stato presentato, abbia poi conosciuto una gestazione ben più sommersa e travagliata di quanto non lasciasse intendere la sbandierata propaganda di Regime.
Era aggiornamento del 17 marzo - me lo segnala Barbara - che il Parlamento avesse infatti giudicato "inammissibili" i provvedimenti proposti e ne avesse immediatamente forzato la soppressione. Curiosamente, però, nessuno di coloro che ne avevano con tanto zelo esaltato la magnificenza ne aveva poi con altrettanto zelo celebrato il fallimento dopo appena 4 giorni: cercando informazioni su Google e Google News, se ne trova traccia soltanto sull'Unità.it, su La Stampa.it, su Rassegna.it e sul sito della C.I.F.A., che in comunicato del 23 marzo annunciava che l'emendamento sugli ammortizzatori sociali sembrerebbe in realtà essere stato ripescato dietro le pressioni dei Sindacati, già disposti «sul piede di guerra».

A un problema intrinseco di fondo (il Decreto Salva Precari, a oggi, esiste o non esiste? No, perché qualcosa a qualcuno cambia), insomma, si aggiunge quello - peraltro ormai ampiamente risaputo e, purtroppo, quasi definitivamente metabolizzato come "normalità" - della discontinuità e della mancanza di trasparenza del flusso di notizie.
Sarà anche "l'Era di Internet" e dell'"Informazione Globale", ma chissà perché, quando si vanno a toccare certi tasti, l'accesso a fonti immediate, sicure e affidabili rimane ancora una remota chimera...

Claudio

06 aprile 2009

In Rete sventola bandiera bianca

Poco fa, in una vecchia cartella di backup che mi ero salvata chissà quando prima di cambiare computer e passare al netbook (naturalmente comprato sottocosto su eBay dopo avere venduto quello vecchio, con tanto di scanner e stampante), ho trovato un file con dei miei vecchi siti preferiti, tra cui tutti quelli classificati alla voce Lavoro. Così mi è venuta istintivamente la curiosità di riaprirli tutti - alcuni ho continuato a seguirli regolarmente, ma di altri confesso che avevo perso ogni traccia - e lo spettacolo che mi si è parato di fronte non è stato certo dei più consolanti.
La stragrande maggioranza di quelli dedicati in modo specifico al Precariato, infatti, o non esiste più o non è più aggiornata dalla Notte dei Tempi: mi riferisco, solo per fare qualche esempio, a SOS Precari, a Le Faremo Sapere, a Precariare Stanca o a Cinicamente Trentenni... Un'ecatombe di piattaforme originariamente nate sotto i migliori auspici di raccogliere testimonianze, fornire aiuto e consulenza, scambiare idee e opinioni, e arenatesi purtroppo dopo appena pochi mesi come se le problematiche di cui volevano farsi portavoce fossero di colpo state risolte.

In realtà, lo sappiamo bene, quelle problematiche non solo non sono state risolte, ma sono addirittura peggiorate. E allora perché tirarsi indietro? Perché alzare bandiera bianca? Perché rinunciare a impegnarsi ancora per una causa comune? Per mancanza di tempo, di voglia o di motivazioni? Perché si voleva semplicemente cavalcare una moda, e al cambio di stagione si è corsi dietro alla moda successiva? Perché "Non ne vale la pena, tanto non cambierà mai niente"?
Mi piacerebbe saperlo. Solo, non vorrei che avessimo migliaia di Precari (o di disoccupati) in più, come testimoniano le recenti statistiche, e centinaia di voci di Precari in meno. Preferisco pensare che chi aveva promosso quelle iniziative abbia semplicemente deciso di portarle avanti sotto qualche altra forma da qualche altra parte...

Rossella