I 100 volti del mondo del lavoro
Nelle ultime settimane mi è capitato spesso di sentire (e di fare a mia volta) ragionamenti ben poco ottimistici a proposito dello scenario attuale e futuro, in particolar modo dal punto di vista professionale. Centinaia di migliaia di precari hanno già perso - o sanno/temono di perdere - il loro posto, molti impiegati col posto fisso (l'"invidiatissimo posto fisso") si sono visti ridurre lo stipendio anche del 20/25%, le dinamiche aziendali sono improvvisamente impazzite e quando si esce dall'ufficio alle 18:00 non si sa che condizione si troverà l'indomani mattina alle 09:00... E le previsioni di economisti, sociologi ed esperti invitano a non nutrire speranze di miglioramento almeno fino a tutto il 2009 (e siamo appena a fine febbraio).
Quindi? Cosa facciamo? Ci sediamo su un divano con un fazzoletto in mano rassegnandoci all'ineluttabile? Ci fiondiamo ai prossimi casting di Amici o X-Factor o Grande Fratello perché al momento sembrano gli unici trampolini di lancio verso il successo (o verso 300mila euro senza quasi muovere un dito)? Ci votiamo a Padre Pio sperando che ci faccia la grazia di conservare lavoro e dignità?
Più pragmaticamente, facciamo quelli che conoscono lo stato delle cose e, anche in una situazione di crisi, sanno dove rivolgere lo sguardo per continuare a cercare un'opportunità di carriera. Perché se alcune professioni segnano il passo e vengono travolte o superate, ce ne sono altre che - spesso frutto dell'intraprendenza, della creatività - stanno emergendo ma nessuno le conosce perché non se ne parla. Sono 100, le più nuove e le più richieste in tutti i settori, e sono contenute in Jobbing, la guida per costruire, inventare o reinventare il proprio percorso di lavoro. Non una panacea a "tutti i mali del mondo", ma uno stimolo a prendere in mano la situazione e guardarsi intorno con più razionalità e consapevolezza per trovare nuovi sbocchi, magari imprevisti o impensati.