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11 marzo 2009

Censimento Pentimento

Ho appena finito di leggere questo post sul blog della Rete Nazionale Ricercatori Precari, e confrontandolo con questo articolo sul sito di RaiNews24 mi rendo conto innanzitutto che io su Brunetta continuo a non sapere che cosa pensare: è davvero "il difensore degli onesti" o è davvero "un ipocrita par@ç#£o"?
Provo a ripercorrere le fasi salienti della sua odierna partecipazione a Matrix - peraltro, complimenti a chi gli gestisce il blog, se non altro dimostra di conoscere minimamente il linguaggio del web 2.0 - e non c'è verso di chiarirmi le idee: tanta (troppa) demagogia, tante (troppe) promesse di chissà quale rivoluzione, e poi guardiamoci intorno... Sono esattamente 10 mesi che è in carica e continua a lanciare anatemi contro fannulloni e burocrati, ma non mi sembra che sia poi cambiato granché.

Ciò su cui credo di avere le idee un po' più lucide, invece, è il progetto di Censimento dei Precari. Che sostengo a pieno titolo, ma dove trovo che talvolta ci sia ipocrisia non soltanto da parte delle Istituzioni, ma anche da parte di noi stessi Precari, che prima rivendichiamo il diritto a essere "contati" per essere (forse) "tutelati", ma che nel momento in cui poi ci viene data l'opportunità di metterci la faccia - chissà perché - ci tiriamo spesso indietro e anzi: ci lamentiamo se gli altri non si fanno "contare" anche al posto nostro. Come succedeva a scuola quando si bigiava.
In fondo, non serve che ad attivare il Censimento sia necessariamente un Ministro: per esempio, il sito Anagrafe Precari lo ha lanciato già da anni, eppure gli iscritti sono la miseria di 1.645, a fronte di una stima di oltre 3 milioni e mezzo. Com'è possibile?
Ecco, io penso che il Censimento dei Precari sia un po' come gli scioperi: basta che si tiri indietro anche soltanto una sola persona per annullarne completamente l'utilità. E c'è poco da nascondersi (in tutti i sensi): di Precari che non hanno nessuna intenzione di essere registrati e monitorati ce ne sono a decine, a centinaia, forse a migliaia.

Quindi, purtroppo, abbiamo voglia a pretendere che il Ministro Brunetta non faccia di tutta l'erba un fascio: forse, invece, per assurdo sarebbe meglio cominciare a provare a diventare davvero "di tutta l'erba un fascio"...

Rossella

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Analisi che condivido in pieno.

09:44

 

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