Nuova indagine, soliti poveri - 2
Continua a piovere sul bagnato: una inchiesta di Bankitalia ha certificato che nel nostro Paese i redditi da lavoro dipendente sono fermi dal 2000, che il numero dei "Bamboccioni" corrisponde al 73% dei giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni e che una famiglia su 4 è indebitata, e non soltanto per il mutuo della casa (quindi per un bene di prima necessità) ma anche per la lavatrice, il telefonino o il computer.
Il potere di acquisto è precipitato, la forbice tra i pochi ricchi e i milioni di poveri si è ampliata a dismisura, e nessuno sembra avere voglia di impegnarsi a risolvere il problema nonostante ormai se ne parli quotidianamente e in termini sempre più apocalittici.
Quello che mi domando è: se le cose stanno così dal 2000 e se nel frattempo sono cambiati 3 Governi, perché nessuno ne ha mai fatto cenno prima? Perché, che ci fosse la Destra o la Sinistra alla Maggioranza - e la Destra ci è stata 5 anni su 7, va detto per dovere di obiettività -, si è sempre cercato di dare dell'Italia un'immagine celestiale nascondendo la polvere sotto il tappeto o al massimo, costretti dalle circostanze, scaricando la responsabilità su qualcuno o qualcos'altro?
In questi 6 anni i prezzi di qualsiasi prodotto sono decuplicati, mentre gli stipendi sono rimasti fermi: come si può pensare - matematicamente parlando e lasciando perdere tutto il resto - che una situazione del genere possa durare ancora?
Nel frattempo, le sedicenti "Agenzie di Credito" (con tassi da usurai più o meno legalizzati) stanno proliferando come funghi e nessuno fa mai cenno neppure a questo.
Di solito i fautori delle teorie complottiste sono sempre Claudio e Rossella, ma questa volta farò un'eccezione: non sarà che c'è davvero un ben preciso disegno dietro a tutto questo?