Il Nero in fondo al tunnel
E menomale che - a sentir vantarsi i politici di entrambi gli schieramenti negli ultimi 4/5 anni - il Lavoro Nero in Italia era un problema finalmente arginato grazie al prezioso contributo della Legge 30!
Una inchiesta pubblicata oggi da Repubblica rivela, invece, che al di sotto della crosta di propaganda la realtà è, come sempre, ben diversa: l'Italia, infatti, è il Paese dell'Europa Occidentale con il più alto tasso di occupazione illegale, il 7%, contro l'1% di Inghilterra, Francia e Germania. Di poco sotto anche a quello di molti Paesi dell'Est (Bulgaria, Polonia e Lituania sono all'11%, per fare un confronto)...
Pensate: perfino in Slovenia e Repubblica Ceca c'è una diffusione del lavoro legale più elevata rispetto all'Italia!
Cito testualmente l'articolo:
Il lavoro nero risulta più frequente tra i disoccupati, gli studenti e i lavoratori autonomi, compresi i professionisti. Ed è più diffuso tra gli uomini. Il 6% della popolazione maschile riconosce infatti di aver svolto lavoro irregolare negli ultimi 12 mesi, mentre in quella femminile la percentuale si attesta al 3%. E almeno i due terzi (62%) dei datori sono uomini.
Rischi? nessuno. Il dato più allarmante è che la percezione del rischio di essere scoperti non risulta particolarmente elevata: sono infatti quei lavoratori che si sentono sicuri di non essere scoperti, ad accettare lavori irregolari.
La morale della favola, ovviamente, è sempre la stessa: "E poi siamo noi che non sappiamo fare altro che lamentarci...".
Dovrebbero darci una Laurea ad Honorem in Preveggenza, altro che in Malafede...