Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

29 maggio 2007

Il direttore del personale

Domani incontriamo il direttore del personale!
Sono tre mesi che gli stiamo dietro e, alla pima richiesta di colloquio, pare avesse risposto "Non ho mica tempo". E per cosa dovrebbe avere tempo, un direttore del personale, se non per incontrare il personale?
Beh, noi qui siamo tutti a progetto e lavoriamo tutti da dipendenti, oltretutto ci sono in arrivo carichi di lavoro in più che porteranno soldi in più all'azienda. Certo, lavori stimolanti, ma non per questo dobbiamo farci fregare. Chiediamo un piano di assunzioni, contratti più lunghi per chi rimane a progetto e incentivi economici.
Troppo? Troppo poco? Ma soprattutto come dobbiamo porci, questo è il difficile. Pensavamo, io e le mie colleghe, di spiegare bene la nostra situazione, la nostra crescita professionale e i nuovi progetti in arrivo. Poi di chiedere stabilizzazione, aumenti, riconoscimento della nostra professionalità. Tutte parole, certo... ma se questi ci dicono "Vi faremo sapere", è giusto dire che noi aspetteremo la loro risposta prima di inziiare i nuovi lavori (che dovrebbero cominciare tra 7 giorni)? O rischiamo troppo? Chi non risica bnon rosica, si dice... da una parte c'è chi vorrebbe iniziare per far vedere la 'buona volontà'. Ma mi dico: quale buona volontà! Loro sapevano da mesi dei nuovi carichi di lavoro e non ci han proposto nulla, ora se davvero voglion fare queste cose nuove - che a loro rendono soldi! - devono darci qualcosa, altrimenti noi rispetteremo i nostri co.co.pro. e non faremo nulla di più!!!
Oddio, com'è difficile questa situazione, chi mi dà un po' di consigli?!?
Rossella

23 maggio 2007

Non prendiamoci in giro

Non prendETECI in giro.
Il Presidente della Repubblica richiama il Governo contro il Precariato: per due giorni tutti fanno lacrime da coccodrillo, poi la questione viene archiviata e torna tutto come prima.
Il Presidente della Repubblica richiama il Governo contro le Morti Bianche: per due giorni tutti fanno lacrime da coccodrillo, poi la questione viene archiviata e torna tutto come prima.
Adesso, il Presidente della Repubblica richiama il Governo contro i rifiuti a Napoli: per due giorni tutti faranno lacrime da coccodrillo, poi la questione verrà archiviata e tornerà tutto come prima.

A parte che non s'è mai visto che un Presidente della Repubblica, in meno di un anno, sia dovuto intervenire (quasi) ogni due settimane a ricordare al Governo quali sono le reali emergenze da risolvere mentre quelli se ne stanno a fare a cuscinate per il Partito Democratico, la Legge Elettorale e il Family Day.
Napoli è solo la punta di un iceberg granitico che - nonostante il Riscaldamento Globale - non si scioglierà mai: il non volere sistemare le cose. Perché Napoli non ha bisogno delle frasette di plastica dei soliti politici da salotto: ha bisogno di interventi. Come la Precarietà, come la Famiglia (la Famiglia, non la "Family"), come la Sicurezza.
Un comico, Paolo Cevoli, tempo fa aveva lanciato lo slogan "Fatti, non pugnette!".
Adesso verrebbe quasi da dire "Avercene, di pugnette!". Niente da fare, finite anche quelle...

Alessio

21 maggio 2007

Hai voluto la metro? E mo' pedala!

Se in questo momento mi chiedessero qual è la cosa che più di ogni altra simboleggia l'allucinante condizione da Terzo Mondo dell'Italia rispetto a tutti gli altri Paesi "evoluti", non avrei il minimo dubbio su cosa rispondere: I TRASPORTI. Più ancora della gerontocrazia al Potere, più ancora della Precarietà, più ancora dei privilegi di cui godono politici e 'amici degli amici'.
Ormai non passa giorno senza che il trasporto pubblico non manifesti apertamente tutto il suo marciume e faccia pagare agli utenti un doppio, salatissimo prezzo: quello del biglietto (per un servizio che, a ben vedere, non viene erogato) e quello dei danni morali per tutti i ritardi e i malesseri che provoca (e per il quale basta un "Ci scusiamo per il disagio" per fargli lavare la coscienza).

Stamattina, altro guasto sulla Linea 3 della Metropolitana - non ricordo quando è stato l'ultimo: ieri? l'altroieri? 10 minuti prima? -, e altro ritardo in ufficio. Quindi altra strigliata dal Capo e altro invito a "puntare la sveglia mezz'ora prima". E già ce l'ho alle 7, per essere in ufficio alle 9.
Trattavasi, si è scoperto, della rottura dell'impianto idraulico di una delle stazioni. Dove appena vengono giù 3 gocce piove più dentro che fuori, dove le scale mobili sono perennemente bloccate, dove i tornelli automatici hanno triplicato le code anziché snellirle... e dove poi ti trovi anche i controllori che, non si capisce bene con quale faccia tosta, tutti i giorni in cui c'è uno sciopero si appostano al mezzanino e guardano i biglietti.
E quando pretendi, da cittadino, di avere il servizio per cui paghi, ti rispondono che "se non ti va bene prendi la bicicletta". Della serie: "Sei tu che devi regredire, non noi che dobbiamo progredire".
Mi domando solo quanto tempo ci vorrà, di questo passo, per tornare definitivamente all'anno Mille...

Alessio

18 maggio 2007

Piatto ricco? No, l'affitto

Non ci volevo credere. Cioè: non ci voglio ancora credere.
Ero appena arrivato al lavoro quando ho ricevuto un sms di Claudio: "E' urgente, chiamami tu dall'ufficio che io sono fuori e non ho credito". Non ho appoggiato nemmeno lo zaino sulla sedia:
- Ohi, Cla', dimmi: che c'è?
- C'è che Capozzi vuole aumentarci l'affitto.
- Eh?!? Scusa?!?
- Cazzo ne so, dice che sono ormai due anni che paghiamo sempre la stessa cifra e intanto, però, l'economia sta precipitando e quasi neanche lui riesce ad arrivare a fine mese e tutte 'ste stronzate qua... Dai, non farmi parlare che sto fumato nero!
- Va beh, ok... E sarebbe?!?
- 200 euro al mese, 50 a testa. Dice anche che adesso con le nuove costruzioni che faranno qua intorno la zona si rivitalizzerà e quindi il valore degli immobili crescerà e lui ci sta già facendo un trattamento di favore perché siamo "bravi ragazzi" e che a qualcun altro chiederebbe molto di più e...
- Senti, ho capito: ne parliamo tra mezz'ora quando siamo più lucidi, eh! Anche io credo di avere un principio di crisi isterica...
Click.

Ora: a parte che mi rifiuto di ragionare sempre in termini di "50 euro in meno al mese non mi cambiano la vita" perché con quei 50 euro ci faccio la spesa per una settimana, e a suon di 50 euro in meno oggi e 50 euro in meno domani la vita me la cambiano eccome. Quindi mi sembra già una botta a prescindere. Ma poi, cazzo: è una questione di principio! Finalmente si comincia a parlare di Politiche per l'Edilizia dopo anni di assoluto silenzio, e noi dobbiamo festeggiare con un aumento di 200 euro dell'affitto: ma che cazzo è, la Legge di Murphy?
Adesso chiamo mio padre e gli chiedo secondo lui cosa dobbiamo fare... Contrattare? Impuntarci? Andarcene? Andarcene dove?
E così, giusto per restare in argomento: in tema di Politiche per l'Edilizia e di Precariato, cominciare a regolamentare i mutui e i prestiti anche a noi lavoratori atipici proprio no, eh?
Non siamo una "famiglia tradizionale", non abbiamo accesso al credito, e questi sono i risultati: che siamo sempre una generazione a parte.

Da Decathlon vendono una bellissima tenda a 49 euro (che poi sarebbe giusto giusto l'aumento di affito, ma una tantum): quasi quasi me la compro, così sì che finalmente posso "andare a vivere da solo"...

Matteo

17 maggio 2007

Voglio diventare una Brambilla!

E io che ho sempre snobbato i Brambilla! A Milano lo consideravano un cognome da impiegato o operaio... E ora, invece, dopo che Michela è stata eletta erede di Berlusconi dal Cavaliere in persona, vedi te come è diventato trendy essere un Brambilla. Tanto che si potrebbe lanciare una linea di moda: la WBB, "WannaBeBrambilla". Sai quanti soldi faremmo?

Uff, l’altra sera davanti a "Ballarò" ero lì a studiarla, la nuova 'eroina' nazionale: ma Claudio non mi cagava.
Carina è carina, ma niente di che poi... Giovane lo è, e forse bisognerebbe sostenerla solo per il "largo ai giovani". Brava? Mah... Qualche cazzatella la spara pure lei, ma tra politicanti e politiconi certo non è facile farsi spazio. E poi è pure una donna...

Sono combattuta: idee politiche a parte, noi che siamo giovani (e pure donne, nel caso della sottoscritta), dobbiamo applaudire in ogni caso a chi, giovane + donna, si fa spazio, oppure no? Ma se non lo facciamo, non è che buttiamo nel cesso quell'idea di patto generazionale/quote giovani/quote rosa in cui tutti ci dicono che dovremmo credere, se vogliamo davvero cambiare l’Italia?

Rossella

14 maggio 2007

Nemo turista in patria

Approfittando del fatto che un mio amico doveva andarci per lavoro, mi sono concesso una settimana di vacanza - facendo infuriare Mark, che però di fronte al mio secco "Con un co.co.pro. non devo renderti conto delle mie vacanze, ma solo dei miei risultati: se vuoi che avvenga diversamente, o mi cacci una volta per tutte o mi assumi una volta per tutte..." non ha più mosso ciglio - e sono andato a vedere il torneo maschile di tennis al Foro Italico a Roma.
Tralascio ogni commento tecnico perché la cosa che mi ha colpito di più, paradossalmente, è stata un'altra: i prezzi e i trasporti.

Cominciamo dai trasporti. All'andata, dopo 3 soste fuori stazione e fuori programma, l'Eurostar su cui viaggiavamo si è definitivamente rotto all'altezza di Arezzo e abbiamo dovuto trasbordare su un Intercity mezzo scassato del '15/'18 (ovviamente già pieno e a sua volta in ritardo di 1 ora). Risultato: 2 ore e 45 di ritardo e viaggio fatto in parte su un treno di classe inferiore a quella per cui avevamo pagato. Al ritorno, altra sosta fuori stazione dopo Firenze per un ritardo di circa 35 minuti che - attenzione! - all'entrata in Milano sono magicamente diventati 27 solo per non concedere il rimborso sindacale del 30%.
Dentro il Foro Italico, i prezzi erano questi: mezzo litro d'acqua 2 euro, un panino 5 euro, un piatto (primo o secondo) dai 7 ai 9 euro.
Ora: al prossimo che si lamenta che in Italia il turismo sta crollando a picco penso che farò un bel discorsino... Come accidenti si può pretendere che chi viene dall'estero (dove tutto funziona incomparabilmente meglio e dove i prezzi turistici sono veramente turistici) possa trovare di qualche attrattiva una situazione del genere?!? E come si può pretendere che, anche chi sta in Italia, abbia voglia di buttare via i suoi soldi in questo modo perdendo intere giornate su treni che sembrano carriole e pagando 2 euro per una bottiglietta d'acqua?!?

Claudio

04 maggio 2007

Reality sciopero

Lo sciopero annunciato oggi dai Medici per ottenere il rinnovo del contratto e per combattere la precarietà è di quelli che fanno davvero riflettere.
Per tanti motivi: perché spesso le persone sono portate a credere che i Medici siano una lobby ultraprivilegiata di intrallazzatissimi baroni miliardari senza scrupoli (come ce ne sono a centinaia, ma sono proprio quelli che tolgono risorse e opportunità a tutti coloro che, invece, vorrebbero svolgere il loro lavoro con onestà e serietà); perché scioperare quando c'è in gioco la salute della gente può essere un'arma a doppio taglio; perché proprio quando c'è in gioco la salute della gente, però, le condizioni di lavoro devono essere le migliori possibili; perché, infine, ripropone agli occhi dell'Opinione Pubblica lo sciopero come strumento di aggregazione per rivendicare i propri diritti.

Già, lo sciopero. Che vediamo sempre fare agli altri - i tramvieri, i ferrovieri, il personale di volo, i giornalisti e così via -, magari anche lamentandocene, e che invece dovremmo cominciare ad utilizzare un po' più spesso anche noi anche se non abbiamo nessun sindacato che ci copre le spalle. Perché se la produttività di un'azienda è interamente nelle mani di precari che vengono schiavizzati per 600 euro al mese, scioperare significa bloccare quella produttività e costringere l'azienda a fermarsi, anche solo per un giorno, e a riflettere su come gestire l'emergenza. Ad accorgersi, in sostanza, che esistiamo.
Ma bisogna esserci tutti ed essere realmente uniti e convinti delle proprie forze. E' ovvio: se scioperano in 3 e tutti gli altri si tirano indietro (o, peggio, cercano di sfruttare la situazione a proprio vantaggio) la cosa è controproducente, ma quando si riesce a creare un fronte comune compatto allora può davvero esserci margine per uscire dal buco nero. Altrimenti, lamentarsi senza prendere iniziative in attesa che "ci pensi qualcun altro" non farà che peggiorare le cose.

Rossella

02 maggio 2007

Chi ha perso la direzione?

"E' terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa". L'Osservatore romano ha risposto così ad Andrea Rivera, l'attore che se l'è presa con il Papa sul palco del primo maggio.
Io, che con Cl ci sono nato, cresciuto e vissuto, questa volta non ci sto: ma perché ce la si deve prendere con un attorucolo qualunque solo perché ricorda che le priorità dei giovani sono ben distanti da quelle indicate nei moniti - sempre più provocatori e violenti - della Chiesa di Roma? Perché si deve prendere per verità colata ciò che dice il Vaticano, quando mai come oggi c'è totale chiusura all'ascolto da parte dei potenti della Chiesa? Era il primo maggio, dei lavoratori che muoiono e dei ragazzi che il lavoro non ce l'hanno doveva occuparsi la Chiesa, se davvero alla carità cristiana ci crede ancora. Non fregarsene di ciò che per tanti di noi conta - il lavoro appunto! - e sproloquiare il giorno seguente su matrimoni e famiglie tradizionali. Io, Rossella, Claudio e Matteo, a modo nostro siamo una famiglia. Con tanti problemi, con tante difficoltà, con tanta voglia di costruirci un futuro. E - in particolare nel mio caso - con tanta rabbia verso la Chiesa in cui ho sempre creduto, quella stessa Chiesa che oggi, nelle sue istituzioni principali, è sempre più lontana dalla realtà delle persone comuni e dai principi che - me li hanno insegnati loro - rappresenterebbero la carità cristiana.
Scusate lo sfogo...
Alessio

01 maggio 2007

Let's May Day!

A tutti i lavoratori che sputano sangue 364 giorni l'anno e a tutti coloro che invece un lavoro non ce l'hanno proprio, BUON 1° MAGGIO. Con l'augurio che chi sputa sangue 364 giorni l'anno possa riposarsi almeno oggi, e chi invece un lavoro non ce l'ha proprio lo trovi al più presto.

Claudio, Rossella, Alessio, Matteo

Euro Mayday Milano: 1° maggio 2007, ore 15:00, piazza di porta Ticinese.