Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

22 dicembre 2006

Caro Babbo Natale

Che strana coincidenza: l'ultimo post del 2006 è proprio il numero 100. Che sia di buon auspicio? Non resta che verificarlo mettendolo alla prova...
Quella che segue è la letterina a Babbo Natale che abbiamo scritto a 8 mani questa sera durante "l'ultima cena", prima di separarci per le vacanze (io torno a Salsomaggiore dai miei almeno fino a Capodanno, Matteo va a Cortina fino all'epifania, Alessio rimane qui con Rossella fino a Santo Stefano e poi va giù dai suoi amici di CL a Rimini per qualche giorno, mentre Rossella ha trovato un lavoretto interinale last minute alla contabilità di un magazzino e resta a Milano per tutte le feste). Idealmente, ci piacerebbe che chiunque la condivide la sottoscrivesse, oppure aggiungesse anche i suoi desideri: non si sa mai che la magia del numero 100 stavolta possa fare davvero il miracolo...

Caro Babbo Natale,
come ben saprai se leggi i giornali o guardi la televisione, qua la situazione sta andando sempre più a catafascio. E se anche pare che ci sia chi "sta lavorando per noi", il problema è che non si capisce bene né chi è né cosa sta facendo. Ognuno dice tutto e il contrario di tutto, ognuno predica bene e razzola male, ognuno trova 1000 pretesti per parlare sempre di "qualcos'altro" che non siano i veri problemi che bisogna risolvere il più in fretta possibile per non trovarci alla canna del gas già tra pochi anni. C'è chi preferisce accapigliarsi su 2 statuine gay nel presepe alla Camera piuttosto che su 3 milioni di lavoratori precari, tanto per farti solo l'esempio più recente.
Alla luce di questo, visto che tutto sommato crediamo di essere stati abbastanza bravi durante il 2006, ti chiederemmo, se fosse possibile:
  • che nel mondo del Lavoro si cominciassero finalmente a premiare la trasparenza e la meritocrazia;
  • che chi si rende protagonista di un fallimento senza superstiti non si becchi 7 milioni di euro di liquidazione per andare a far danni da un'altra parte, ma venga cacciato a pedate in culo e bandito da qualsiasi ulteriore posto di lavoro;
  • che a chi ha più di 50 anni non fosse più permesso di entrare in Parlamento;
  • che quando si manda un Curriculum ad una azienda, questa ti risponda anche quando la risposta è "No";
  • che chi discrimina minoranze razziali e/o sociali sul posto di Lavoro abbia quello che si merita appena mette il naso fuori;
  • che i politici che continuano tranquillamente a spendere e spandere soldi dello Stato in lussi e privilegi per se stessi e i propri familiari non piangano sistematicamente miseria invocando il debito pubblico del Paese;
  • che il Vaticano, se ha tanto a cuore il bene morale dei giovani, se la pianti di inveire contro i Pacs e inizi a mandare qualche anatema in più a quegli imprenditori avvoltoi schiavisti che la domenica mattina vanno tutti incolonnati a fare la Comunione in chiesa.
Sappiamo che sembrano desideri inesaudibili da bacchetta magica, caro Babbo Natale. Ma il problema è che se l'Italia fosse un Paese civile, di questa lettera non dovrebbe proprio nemmeno esserci bisogno.
E il colmo è che ormai sei l'unica persona che ci è rimasta a cui affidarci...
Claudio, Rossella, Matteo e Alessio

Con tanti auguri di Buon Natale, Buone Feste e un 2007 ricco di soddisfazioni, ma soddisfazioni vere, non soltanto acciughine per le foche!

18 dicembre 2006

Piccoli omicidi tra amici

Dovevo immaginarmelo che sarebbe finita con me che me la prendo in quel posto perché sono la solita, incorreggibile cogliona di merda.
Ricordate quella storia degli "Imprenditori di notte" (21 ottobre) che sembrava dovesse essere la figata del secolo, e per la quale avevo anche accettato di buon grado di ritrovarmi a spasso dopo la rottura con la casa editrice dove lavoravo? Bene: è andato tutto a puttane.
Ieri sera, visto che era più di un mese che non se ne faceva parola neanche per sbaglio, ho tirato fuori l'argomento a cena e mi sono sentita rispondere, nell'ordine:
Claudio: "Sì, è vero, ma ho avuto un sacco di lavoro ultimamente e me ne ero addirittura dimenticato... Va beh, ma a te adesso sembra il momento adatto per aprire un'attività nostra, scusa?"
Matteo: "I miei tra l'altro non ci darebbero mai i soldi per avviare la cosa, e non vogliono mettere la firma per il prestito, quindi non ho nemmeno idea di dove potremmo cominciare... E poi, scusa, ma voglio riprendere anche in mano i libri, se no qua davvero non mi laureo mai più..."
Alessio: "A me l'idea piaceva, ma mi sono fatto una mano di conti e non rinuncio a un posto fisso alle Poste per fare chissà cosa... Questa decisione l'ho già presa quando ho rinunciato a diventare un giornalista, non torno indietro proprio adesso..."
Capito? Mi sono trovata col culo per terra. E menomale che m'è venuto in mente di chiedere lumi, altrimenti ancora non avrei avuto il piacere di sapere che fine avesse fatto la proposta di metterci in società...
Ovviamente me li sono mangiati infamandoli a destra e a sinistra, e adesso quando ci sono loro in giro me ne sto chiusa in camera senza mettere fuori nemmeno il naso: mi spiace, ma con il lavoro non si scherza. Io ci credevo a 'sta cosa, mi ero esaltata al pensiero di mandare finalmente affanculo co.co.pro., baby sitting e stage interinali di 3 mesi a rimborso spese. E invece affanculo ci sono finita io.
Stronzi. E' proprio vero che non bisogna mai fidarsi nemmeno dei migliori amici, nel momento del bisogno...
Non mi pare di aver preteso troppo: bastava che me lo dicessero subito chiaro e tondo, che non avevano più voglia e/o tempo di mandare avanti la cosa, e me ne sarei fatta una ragione. Stavolta voglio proprio fargliela pagare, ma in che modo?
Rossella

15 dicembre 2006

Largo ai giovani?

Forse sono io che sto diventando insofferente (o intollerante, non lo so), ma adesso ogni volta che in televisione o sui giornali vedo degli ultrasessantenni parlare di "opportunità per i giovani", l'unica cosa che mi viene da pensare è che, per cominciare, potrebbero scrostarsi loro dalla poltrona che occupano. Non ne posso veramente più di vivere in un paese dove l'intero settore produttivo e intellettuale è in mano a triceratopi che sarebbero sembrati anacronistici anche all'inizio del 1900.
Vecchi, vecchi, vecchi e stravecchi.
Conservatori, reazionari, ottusi, refrattari a qualsiasi evoluzionismo, incapaci perfino di accendere un computer. E intanto si lavano la bocca di "Largo ai giovani!" con il culo incollato alla sedia. Oppure i giovani a cui fanno largo sono i loro figli, i loro nipoti, i fidanzati delle loro figlie e quelli delle loro nipoti.
Non ne posso veramente più.
Credo che sia arrivato il momento che noi trentenni ci coalizziamo per una rivoluzione culturale, indipendente da ogni preferenza politica e da ogni credo religioso, per cominciare a mandare a casa un po' di questi dinosauri che credono di essere ancora indispensabili a 80 anni. Coalizziamoci e 'okkupiamo'. Nel resto del mondo sei maturo a 25 anni e a 70 sei un fossile; in Italia a 25 anni sei un poppante e a 70 sei "il nuovo che avanza".
Dimentichiamoci ogni divergenza e uniamoci, precari e imprenditori, operai e laureati, di destra e di sinistra, per non bruciarci "i migliori anni della nostra vita". Poi possiamo riaprire le ostilità e ricominciare a tirarci pomodori e uova marce, se necessario, ma almeno lo faremo da protagonisti, anziché da comparse imbottigliate in camerino.
Devo scrivere a Babbo Natale, o ci riusciremo anche da soli?
Claudio

05 dicembre 2006

Il ponte è... crollato

Errore mio: mai comprare dei biglietti se non si è sicuri al 100% che serviranno a qualcosa.
Avevo già prenotato il treno per tornare qualche giorno a Salsomaggiore dai miei (facendo una mano di conti, non li vedo praticamente da Natale dell'anno scorso) e godermi il ponte di S.Ambrogio e dell'Immacolata, credendo ingenuamente che - chiudendo la MRW fino a lunedì - una simile 'libertà' mi fosse concessa.
Altroché!
All'alba delle 13:03 (possibile che i Boss lavorino solo quando i miseri mortali devono andare in pausa pranzo?) mi arriva una mail in cui Mark dice che entro lunedì va consegnato il piano di produzione del 2007 alla sede spagnola, e visto che sono l'unico che conosce la lingua mi devo passare i prossimi giorni con l'acqua alla gola a tradurre 70 pagine di bla bla bla assurdi e spot motivazionali, il tutto alla modica cifra di zero euro! Certo, perché mica sono straordinari: secondo lui, io in quanto co.co.pro. non ho diritto alle ferie, e in quanto non avente diritto alle ferie non devo nemmeno fare finta che questo weekend esista un ponte.
Adesso dovrò anche riportare i biglietti in stazione... Oppure vado a casa dei miei lo stesso, e mi barrico in camera a lavorare incrociandoli solo a pranzo e cena?
Claudio

01 dicembre 2006

Clerks

Ho appena ricevuto una telefonata dell'agenzia interinale, una delle tante a cui ho dispensato a piene mani i miei curriculum negli ultimi anni.
"Buongiorno, Rossella, ho un'ottima notizia per te! Guarda, non ci crederai ma ti abbiamo trovato un lavoro che non potrai proprio rifiutare, tu che sei così appassionata di tecnologia e che parli così bene sia l'italiano che le lingue straniere...".
Pausa di sospensione per creare pathos e far credere allo sfigato disoccupato di turno che gli si stanno spalancando davanti le porte dell'Eden.
"Uhm... E sarebbe?"
"Commessa da MediaWorld per il periodo delle feste di Natale! Dal 18 dicembre al 5 gennaio, comprese le domeniche... Ovviamente a parte il 25 e il 26! Che ne dici, non è esattamente quello che cercavi?".
Ma mi stai prendendo per il culo o cosa?!? Ho una Laurea, ho esperienza nel settore della comunicazione e dei media, ho lavorato 6 mesi in una casa editrice e mi vuoi far credere che "esattamente quello che cercavo" - io che sono "così appassionata di tecnologia e parlo così bene sia l'italiano che le lingue straniere" è fare la commessa da MediaWorld durante le feste di Natale?!?
Ma vaffanculo, va'!!!
Le ho riso in faccia e le ho risposto che se è un lavoro così strafigo vada a farlo lei, visto che è solo una cazzuta impiegata di un centro interinale e se per campare deve raccontare stronzate simili non se la passa poi tanto meglio di me...
Lo so che poi i soliti benpensanti dicono che noi della Generazione Mille Euro siamo dei cazzoni che non sanno adattarsi e non sanno accontentarsi, ma io non mi faccio più prendere per il culo da questi papponi della manovalanza poco-più-che-gratuita. Mi spiace, ma ho già dato...
Rossella