Il blog della prima Community dei "Milleuristi & (S)Contenti"

28 novembre 2006

Low-cost Christmas

E così anche quest'anno si sta avvicinando il Natale, e anche quest'anno di potersi permettere qualche 'gratificazione' in più non se ne parla proprio... Anzi! Ho già cominciato a fare calcoli da ragioniera per evitare ogni genere di spreco ma per non passare delle feste da carcerata (o da mogliettina frustrata, visto che pare che rimarremo qui in casa soltanto io e Alessio).
Per esempio: capitolo regali. Se c'è una cosa che adoro fare a Natale sono proprio i regali ai miei amici. E' una tradizione che mi porto dietro dai tempi delle Elementari, mi fa stare bene e anche se di solito nessuno mi ricambia il pensiero non per questo smetto di farli! Ovviamente il problema sono i prezzi: basta mettere il naso fuori casa anche solo per cercare un bigliettino e volano soldi come niente fosse. Allora quest'anno ho deciso di attrezzarmi per tempo e buttarmi su un "Natale Fai Da Te" minima spesa massimo rendimento: su internet ho cercato qualche sito che spiegasse come si fanno le candele artistiche (avete presente quelle dei mercatini dell'artigianato che costano tipo 50 euro l'una?), mi sono comprata al discount un po' di candele bianche e rosse sfigate da fondere, al colorificio ho preso un paio di boccette di vernice e smalto e con 15 euro - disegnando i biglietti a casa con Photoshop - ho sistemato 15 amici...
Un euro a testa, e sono molto più soddisfatta che se avessi preso loro dei gioielli da mezzo milione! Speriamo che lo siano anche loro!
Rossella

23 novembre 2006

Milano da bara

Ci sono cose che finché non ti ci trovi dentro non riesci nemmeno a immaginarle. E sì che, specie negli ultimi anni, penso di averne viste a sufficienza per essere svezzato ad ogni genere di eccesso: è evidente che mi sbaglio.
Stasera c'è stata la festa di compleanno di Gerardo Conti, il supermegadirettoregalattico di MRW Italia. Ovviamente è di quegli eventi che non puoi non andarci: anche se di te e della tua presenza non importa un fico a nessuno, tutti si accorgeranno però di una tua eventuale assenza e da quel momento verrai messo in cime alla lista nera dell'Azienda. Ergo, ci sono andato.
Locale ultrachic in centro affittato per tutta la sera, 150 invitati con biglietto nominale e bomboniera Swarovski allegata, catering del più caro ristorante di Milano, bouquet di 15 fiori esotici - d'importazione - per 20 tavoli, impianto luci progettato da un desainer americano fatto venire appositamente da New York, tovaglie con ricami in fili d'oro e, tocco di classe, i completi nuovi di pacca sfoggiati da Conti e signora (ma lo saprà che il suo caro maritino si è trombato minimo 1 volta tutte le tipe - e anche un paio di tipi - presenti al party, mentre sfoggia quell'aria odiosa da tipica "moglie del capo"?) e rigorosamente ultragriffati.
Non vorrei sbagliarmi, ma meno di 60mila euro un abominio del genere, per una cazzutissima festa di compleanno durata 3 ore, non dev'essere sicuramente costato.

Per carità, ognuno dei suoi compleanni fa quello che vuole, e dei suoi soldi anche.
Peccato solo che proprio questa mattina MRW avesse dato disposizione di tagliare 10 persone dal libro paga entro la fine dell'anno per bilancio in rosso, e che con 60mila euro quelle 10 persone sarebbero potute rimanere al loro posto almeno altri 6 mesi.
Strano modo di interpretare il valore dei soldi, quello di certe persone...
Claudio

20 novembre 2006

I nuovi Poverini

Mentre noi Precari veniamo etichettati sempre più spesso come "I nuovi Poveri", l'altra sera in televisione ho scoperto l'esistenza di un'altra curiosa categoria, sempre collegata al mondo del Lavoro: "I nuovi Poverini". Ovvero, figli/nipoti/parenti vari di personalità istituzionali di spicco che vengono sistemati ovunque (e non certo in stage gratuito o in co.co.pro. rinnovato di 3 mesi in 3 mesi) perché "Poverini, non dargli lavoro per non essere tacciati di nepotismo significherebbe fargli un torto"...
Così, per non fargli un torto - cioè per non sottoporli alla troppo complessa procedura del cominciare da zero come noialtri e magari del dover anche dimostrare di saper fare qualcosa - gli si fa un privilegio da 3mila euro al mese senza praticamente muovere un dito. E, ovviamente, guai a definirlo tale, perché comunque il figlio del politico ha studiato in America e il nipote dell'Inciucione ha un Curriculum di 4 pagine.
Già: poverini. Chissà quanto ci si deve sentire inutili ad avere un Curriculum di 4 pagine se poi ti tolgono anche l'ebbrezza di doverlo mandare a qualcuno...
Rossella

16 novembre 2006

Al lago al lago

Per fortuna, nonostante la latitanza, pare che nessuno si sia ancora rivolto a "Chi L'ha Visto?" per sapere che fine abbiamo fatto...
Beh, la questione è (tragicamente) molto semplice: la settimana scorsa, mentre a casa non c'era nessuno, si è rotta una guarnizione della lavatrice - che teniamo in un angolo della cucina perché in bagno non c'è spazio - e ci si è completamente allagato l'appartamento. Nell'ordine:
1. abbiamo passato 7 ore, lavorando in 4, ad asciugare tutto;
2. abbiamo dovuto buttare un carrello in legno che usavamo come ripiano e dispensa perché era completamente marcito, con tutta la roba da mangiare che c'era sopra;
3. siamo stati 'denunciati' dall'inquilina del piano di sotto all'amministratore di condominio perché l'acqua le è penetrata nel solaio e le è addirittura gocciolata in casa (ergo: pare che le dovremo pagare i danni...);
4. abbiamo dovuto chiamare il tecnico che ci sostituisse la guarnizione alla 'modica cifra' di 100 euro di uscita, 35 di manodopera e 15 di guarnizione (per un totale complessivo di 150 euro per 6 minuti di lavoro cronometrati);
5. abbiamo dovuto ricomprare il carrello per la dispensa, ma stavolta in plastica a prova di inondazione (13,90 euro in offerta all'ipermercato).
E ancora ci manca la fase "muratore e imbianchino dall'inquilina del piano di sotto", che non si preannuncia per nulla divertente nè per il nostro umore nè per il nostro portafoglio...

Insomma, è stata davvero una settimana di caos all'ennesima potenza, anche perché ogni giorno c'era da chiedere ore di permesso sul lavoro (Rossella, anche se è a casa, da sola non è che possa far molto) per andare a litigare con l'amministratore o con il padrone di casa, che ovviamente scarica su di noi tutte le responsabilità.
A parte che un simile salasso prima di Natale non ci voleva proprio, e poi... "Ma che colpa abbiamo noi"?!? Si è rotta una guarnizione, non l'abbiamo mica fatto apposta!!! Dobbiamo veramente pagare anche i danni al condominio?!?
Alessio

08 novembre 2006

Pirati a ore 10

Che rapida escalation professionale! In poche settimane sono passato da fare fotocopie, a mandare fax, a spammare telefonicamente tutte le redazioni dei giornali e stamattina alle 10, finalmente, a fare una riunione con mr. "Grande Capo vuole pranzo", il Boss dei Boss della casa discografica. Ovviamente, nel mio caso specifico, in veste di tappabuchi, perché la mia diretta responsabile dell'Ufficio Stampa è a Los Angeles ma 'una parte di lei doveva esserci per forza'. Le regole erano:
a) "Guai a te se ti azzardi a dire una parola, visto che sei l'ultimo arrivato"
b) "Registra tutto quello che dicono gli altri poi sbobinalo e mandami il documento completo via mail"
Ordine del giorno: la Pirateria. Cioè, quella che secondo loro è "Pirateria", ovvero lo scambio di mp3 su eMule o su altri programmi di Peer2Peer. Obiettivo: trovare contromosse che non mandino in cancrena tutto il business natalizio, che poi si risolve sostanzialmente in 2 grosse direttrici:
1. Greatest Hits di artisti più o meno sulla cresta dell'onda venduti ad oltre 20 euro con 3 o 4 brani inediti al massimo
2. Compilation di canzoncine e stornelli natalizi vendute "a prezzo speciale" (9 euro e 90 o giù di lì) e composte da avanzi di magazzino, scarti fuori stagione e robaccia simile.

Il Boss ha proposto di mettere in rete un fake - ovvero una versione finta - di tutte le produzioni in uscita 3 giorni prima della data di pubblicazione ufficiale, fake contenente un virus (creato appositamente da un hacker specializzato e stra-stra-strapagato per questo infame lavoretto) che provoca l'arresto immediato di tutti i pc in cui si cerca di aprirlo ed ascoltarlo e, al successivo riavvio, la formattazione automatica del disco fisso.
Non so quanto tempo abbiano perso a partorire questo 'geniale' piano di battaglia, ma mi chiedo: se anziché superstipendiare un hacker per creare un nuovo virus (in modo che gli antivirus non possano intercettarlo) e poi piangere miseria perché non hanno più soldi e vanno in bancarotta abbassassero semplicemente i prezzi dei cd, almeno sotto le feste? Visto che è tutta roba confezionata solo per fregare il pubblico, almeno ci sarebbero più probabilità di fregarlo...
Matteo

05 novembre 2006

Una Generazione sola

Hanno fatto di tutto per farci passare per una "Generazione Sòla", e gli abbiamo dimostrato - una volta di più - che tanto 'sòla' non siamo.
Che fossimo 50, 100, 150, o 200mila (a seconda delle fonti, come al solito: mi sono sempre chiesta come si possa avere una forbice di 150mila persone nel calcolare queste stime...), l'importante è che il Governo abbia preso coscienza che "'Ccà nisciuno è fesso", e che se loro si sono dimenticati - o rimangiati - le promesse di cui ci hanno riempito le tasche 4 mesi fa, noi non ce lo siamo dimenticati affatto. E tutti insieme, 20enni e 40enni, del Nord e del Sud, operatori dei call center e account nelle multinazionali, formiamo una Generazione sola, senza distinzioni, che chiede garanzie, tutele, impegni e l'accesso al Futuro e al Presente.

Certo, l''Italietta ajo, ojo e peperoncino' non si smentisce mai, così ci è toccato assistere alla sfilata di esponenti sindacali e del Governo tutti in pole position a raccattare i soliti primi piani in tv e sui giornali per farsi propaganda recitando a memoria la consueta frasetta di circostanza: "Abbasso il Precariato, largo ai Giovani".
Scusate, ma fino all'altroieri dov'erano? Perché, se ci tenevano tanto al problema del Precariato e non hanno manifestato solo per ipocrita strumentalizzazione personale, non hanno sollecitato un intervento del Ministro del Lavoro tutti i santi giorni di questi 4 mesi come abbiamo fatto noi? Perché anziché sciorinare la consueta frasetta di circostanza "Abbasso il Precariato, largo ai Giovani" non si tolgono di mezzo loro per primi, visto che la loro partecipazione implica non solo il fallimento di Damiano ma anche il loro, o non propongono qualcosa di costruttivo, una buona volta? Perché se un Governo ha metà dei propri stessi membri che sfilano contro di lui, non si riunisce immediatamente per affrontare la situazione a 360 gradi anziché rilasciare 2 dichiarazioni ai giornalisti e andare a letto come se niente fosse?

Insomma: ieri abbiamo sfilato in 100mila (o in 50, o in 200), ma non basta una sfilata per credere di "avere già fatto il possibile" o, peggio, di avere già vinto. Anzi. Da questo momento in poi dovremo essere ancora più presenti e ancora più attenti, perché l''Italietta ajo, ojo e peperoncino', già da questa sera, si sarà bell'e dimenticata che questa sfilata sia mai esistita...
Rossella

03 novembre 2006

Uno in più, uno in meno

"Tu ci vieni domani alla Manifestazione Nazionale dei Precari a Roma? Sto prenotando i biglietti del treno su internet, se vuoi li prendo anche per te... I soldi me li ridarai quando ce li hai!", chiedo ingenuamente a Renato, il mio collega stagista che è qui da 3 settimane e non fa altro che chiedermi di fondare una gang sovversiva per dare fuoco alla MRW. "Questi bastardi", mi ripete ogni 10 minuti, "lo sai quanto mi danno per 8 ore di lavoro al giorno? Solo 300 euro di rimborso spese, fottuti ladri di merda!".
Così pensavo che avrebbe accolto il mio invito con entusiasmo. Tutt'altro: "Ma sei impazzito? Ci saranno le televisioni, se questi stronzi mi beccano, lunedì mi ritrovo sul marciapiede! E poi, diciamocelo: uno in più o uno in meno non è che faccia 'sta gran differenza...".
Fisicamente no, non fa "'sta gran differenza". Ma è la mentalità che mi fa imbestialire: passa 8 ore al giorno a lamentarsi e a snocciolare propositi di mettere il mondo a ferro e fuoco, e poi non va a una Manifestazione Nazionale non perché abbia qualche (più che leggitimo, ci mancherebbe) impedimento personale, ma perché ha paura di essere inquadrato dalle telecamere e di perdere un posto su cui peraltro sputa sistematicamente a piè sospinto...
Non lo so, questo atteggiamento da "Armiamoci e partite!" mi fa girare le palle. Come si può pensare che le cose cambino delegando agli altri i propri problemi senza minimamente esporsi in modo aperto, diretto e propositivo?
Adesso scommetto che lunedì sarà anche capace di dirmi che aveva ragione lui, se nel frattempo domenica non viene varata una legge flash per cui lui (ovviamente poco gli importa che il suo problema sia comune a 3 milioni di persone: lui vuole che gli altri gli risolvano il suo e basta) si ritrova con un contratto a tempo indeterminato da 2mila euro al mese da un momento all'altro. E ovviamente darà anche dei cazzoni perditempo a noi che ci siamo andati senza fargli ottenere alcun beneficio...

Sono io intollerante, o forse è venuto davvero il momento di ammettere che c'è qualcuno che vuole un po' troppo la pappa pronta senza muovere un dito?
Claudio

02 novembre 2006

Calcoli (renali)

In questi giorni in casa nostra non si discute di altro: da una parte la Finanziaria, dall'altra il nostro progetto di metterci in società insieme. Anche Matteo sembra vittima di un incantesimo: adesso si abbassa perfino a cenare con noi tutte le sere - mai una volta che prepari lui, comunque -, riservando ad amici (e soprattutto amiche) al massimo un cinema e una birra "Ma senza fare troppo tardi...".
La cosa divertente è che finalmente cominciano a tornarmi utili tutti quei pallosissimi rudimenti di economia che mi hanno versato in gola (e in testa) con l'imbuto all'Università. Si tratta, infatti, di calcolare come riuscire a guadagnare a sufficienza per trarre vantaggio dal metterci in proprio piuttosto che andare avanti a co.co.pro. da mille euro al mese, ma non abbastanza per finire dritti nelle grinfie delle nuove tasse da "ceto medio", che a quel punto conviene quasi andare avanti a co.co.pro. da mille euro al mese.
Qua ci vuole davvero della creatività: capire che genere di attività aprire è il primo step (ma ormai siamo orientati sul versante "Agenzia di Comunicazione e Multimedia", non fosse altro che perché è quella dove possiamo far convogliare, completandoci a vicenda, tutte le nostre esperienze di formazione e di lavoro), capire dove trovare i soldi è il secondo (ma i genitori di Matteo avevano ipotizzato di anticiparci la metà della quota, e per l'altra metà potrebbero farci da garanti in banca i miei) e infine capire come guadagnare-ma-non-troppo è il terzo. A pensarci, è assurdo. Ma in fondo siamo in Italia: è assurdo, ma non c'è proprio niente di cui meravigliarsi...
Questo sì che significa incentivare l'intraprendenza e la produttività dei lavoratori! Fatevi sotto: chi ha delle proposte per mettersi in proprio autocastrando di proposito le proprie possibilità di successo ha trovato pane per i suoi denti...
Claudio